Il Casarano è indicata come una delle favorite del campionato da inizio stagione e lo è perché in rosa c’è gente di qualità indiscussa. Marsili, Strambelli, Burzio, Saraniti e Gatto per dirne qualcuno. Proprio Alessandro Gatto è uno dei protagonisti di questo inizio di stagione, ma soprattutto uno tra quelli con più esperienza tra i professionisti. Intervenuto ai microfoni di seried24.com, Gatto ha parlato della stagione del Casarano, degli obiettivi, ma anche di girone I, del suo passato al Verona e dell’amicizia con Mattia Zaccagni.
Dopo diversi anni di Serie C e l’esperienza con Trapani e Casale della passata stagione, Gatto ha deciso quest’anno di accettare la corte del Casarano. “Ci è voluto poco per accettare la proposta del Casarano. Ho trovato una società che ha un progetto importante. Si vede dall’organizzazione, che non ha nulla a che vedere con la categoria. Sul campo vogliamo portare questa squadra dove merita”.
Un inizio di stagione positivo per il Casarano, che si trova attualmente al terzo posto in classifica con 16 punti nel girone H, ancora imbattuto. Davanti soltanto Cavese e Fasano, con 17 e 18 punti. Un girone complicato e difficile da vincere, come ha dichiarato lo stesso Alessandro Gatto: “Che il girone fosse difficile lo sapevamo già quando è stato pubblicato. Il nostro percorso è coerente con i risultati e le prestazioni che abbiamo offerto. Magari ci manca qualche punto, ma siamo lì e ce la giochiamo. Forse dobbiamo fare qualche vittoria consecutiva, è quello che ci sta mancando. Il calcio è fatto di partite che vanno giocate, non si vince con i nomi e basta. Chi è davanti al momento sta meritando”.
Indicare una favorita è comunque complicato: “Ci sono organici molto importanti. Su tutte direi Brindisi e Cavese, ma anche qualcuna tipo il Barletta può dare fastidio. Questo è un campionato complicato, ma Brindisi e Cavese hanno un organico più ampio”.
Non solo la forza dei singoli. Il Casarano si affida spesso alla forza del gruppo e all’esperienza dei calciatori in rosa. Lo sa bene anche Alessandro Gatto: “La caratteristica del Casarano è quella di essere una squadra che ha grande carattere e ottima capacità di reagire in momenti difficili della partita. Anche se siamo etichettati come ipotetici favoriti, questa squadra ha fame e non vuole specchiarsi. Anche quando andiamo sotto, reagiamo subito”.
Il merito è anche di Giovanni Costantino, allenatore giovane e alla sua prima esperienza in Serie D, ma con un passato all’estero. “Nonostante la giovane età, Costantino è un allenatore molto preparato. Si vede che conosce altri campionati, ha portato idee innovative e una metodologia di lavoro importante. Ci divertiamo in allenamento e ci fa esprimere con grande libertà. In più abbiamo dimostrato di saperci adattare a diversi sistemi di gioco. Siamo una squadra che cerca di adattarsi alle diverse fasi della partita, cambiando modulo. Abbiamo capito come lavora l’allenatore, che è un allenatore moderno e si vede”.
Se nel girone H la lotta è più agguerrita che mai, nel girone I c’è il Catania che continua a viaggiare senza sosta: 8 vittorie su 8 e già +5 sul Lamezia secondo in classifica. Alessandro Gatto, ex calciatore catanese, ha parlato anche dei rossazzurri. “Sono felicissimo per il Catania. Questa è una piazza che ti da tanto e merita campionati di livello molto importanti. Mi sento fortunato a poter dire di aver giocato a Catania, è una piazza storica. La proprietà è molto forte e l’organico non c’entra nulla con questa categoria. Spero possano raggiungere l’obiettivo”.
Ex calciatore del Catania sì, ma nel suo passato recente c’è anche il Trapani, altra piazza storica che però non riesce a trovare continuità. “A Trapani non ci sono stati problemi, ma è una piazza esigente e che in tempi recenti ha vissuto campionati importantissimi. Quindi ha bisogno di essere trascinata dalla squadra. Questa pressione a volte ti gira contro durante le partite. L’anno scorso avevamo una squadra importante, ma non eravamo costruiti per vincere. Purtroppo non è andata come speravamo – ha dichiarato Gatto – Quest’anno hanno una squadra molto importante, ma davanti hai il Catania. Magari i giocatori si sentono sotto pressione perché fai un risultato negativo, le altre allungano e vedi già sfumare l’obiettivo. Ho visto però che le cose stanno iniziando a cambiare, hanno vinto ultimamente e spero cambino le cose anche per loro. Mi auguro arrivino a giocarsi il campionato con il Catania, sono due piazze importantissime”.
Nel suo presente c’è la Serie D, nel suo passato recente la Serie C, ma in giovane età Alessandro Gatto ha quasi raggiunto i livelli massimi del calcio italiano. Una stagione da sogno con la Primavera dell’Hellas Verona gli era valsa la Serie B. Lì, ad un passo dalla Serie A, però, non è riuscito a sfruttare l’occasione. “Quando sono uscito dalla Primavera del Verona, sono andato subito in B. Immaginavo soltanto di giocare in Serie A. nel percorso di ogni calciatore però ci sono anche delle difficoltà, a volte dettate dalla giovane età. Non avevo molta fiducia in me perché in quel periodo storico si preferiva far giocare magari qualche grande in più, io avevo davanti giocatori molto forti. Dovevo soltanto avere un po’ di pazienza in più a restare fuori e aspettare il mio momento. Cosa che non ho fatto. Non ho però grandi rimpianti”.
C’è anche chi in quel Verona è poi esploso, guadagnadosi anche la Nazionale italiana e giocando adesso – da protagonista – nella Lazio: parliamo di Mattia Zaccagni, uno dei migliori amici nel calcio di Alessandro Gatto. “Uno dei miei migliori amici calcistici è Zaccagni, che ora fa la differenza in Serie A e in nazionale. Lui come Fares e Donsah, gente da Serie A. Avevamo una grande Primavera. Li sento spesso e Zaccagni è anche venuto al mio matrimonio. Abbiamo un ottimo rapporto”.
A cura di Domenico Cannizzaro