Francesco Montervino è uomo di sport. Calciatore di spessore e dirigente concreto, che fa del verbo programmare il suo mantra. Ogni anno equivale ad una sfida: con sé stesso e con gli obiettivi da raggiungere “che sin qui ho sempre centrato”. Ci tiene a sottolinearlo. L’esperienza al Casarano è una nuova tappa. Un progetto ambizioso in una piazza calda e passionale. Che ha saputo amare sin dal principio: “Sono stato fortunato perché ho avuto l’opportunità di scegliere tra le varie piazze che mi hanno cercato – afferma il direttore sportivo del club pugliese -. Oggi posso affermare di essere onorato della chiamata ricevuta dalla proprietà, che ha voluto puntare sul sottoscritto per rilanciare il progetto sportivo di una piazza ambiziosa. Ho modo di confrontarmi con una società importante, che mi ha prospettato un progetto serio su cui poter lavorare. La volontà del Presidente Maci è quella di attuare una programmazione di un certo livello”.
Dalla Lega Pro con il Taranto alla nuova avventura in Serie D con il Casarano. Ma non chiamatelo passo indietro. Per Montervino si tratta dell’inizio di una nuova, entusiasmante avventura: “Sono stanco di proclami, nel mio futuro voglio concretezza e lungimiranza. Ho firmato un contratto di due con opzione per il terzo: penso sia un aspetto che la dica lunga su quelle che sono le ambizioni del club. Voglio continuare a crescere, fare un percorso che possa proiettarmi su palcoscenici importanti. Sin qui, nei miei tre anni da direttore sportivo, ho sempre centrato gli obiettivi prefissati con Nola e Taranto”.
Il mercato condotto dal direttore sportivo del Casarano è di primissimo rilievo. Saraniti, Burzio, Marsili e Strambelli sono solo alcuni dei nomi che la nuova gestione tecnica ha portato in Puglia. Ma guai a parlare di favori del pronostico, per ammissione dello stesso Montervino: “Abbiamo costruito sin qui una squadra competitiva, ora bisogna correre più degli altri. Siamo partiti in ritardo, con l’allenatore arrivato cinque giorni prima del ritiro e una squadra costruita in poco tempo. Definirci favoriti non penso sia corretto: il girone H di quest’anno è veramente competitivo. Ce la possiamo sicuramente giocare con tutti. Costantino? Abbiamo scelto un allenatore con esperienza internazionale, puntando su un nome di prestigio che può regalarci grandi soddisfazioni. La fortuna mia e della squadra è che questa società ha delle idee chiarissime. Ci toglieremo delle grandi soddisfazioni”.
Presente e futuro di Montervino sono dietro alla scrivania. Il passato racconta di una lunga militanza a Napoli. Capitano della rinascita azzurra, quando gli viene posta la fatidica domanda sul “ricordo più bello”, il direttore non ha dubbi: “È legato ad una data che ho tatuato addosso: 10 giugno 2007, la promozione in Serie A del Napoli. In quei festeggiamenti ricordo delle scene incredibili: il vero terzo scudetto che la società ha vissuto”.
A cura di Giuseppe Vitolo