Addio al Cascina, ritorna il Mobilieri Ponsacco
Svolta e ritorno storici per il Cascina. L’attuale dirigenza dei nerazzurri, secondo quanto riporta La Nazione, è pronta a trasferire il titolo sportivo a Ponsacco. La volontà di Valerio Sisti è quella di formare lo storico Mobilieri Ponsacco, che giocò la Serie C.
I problemi alla base della decisione
La decisione di trasferire il titolo della società toscana è dovuta a diversi fattori, tutti riconducibili ad una sola ragione: il campo. Da anni lo stadio “Simone Redini” è in condizioni pessime, senza illuminazione e con un terreno di gioco inadatto alla Serie D. Altra problematica è il campo di allenamento: da diverso tempo, i pisani sono costretti ad allenarsi in luoghi sparsi per la zona, con costi ormai insostenibili.
Sisti ed il resto della dirigenza hanno così deciso di spostare il quartier generale a pochi chilometri da Cascina, più precisamente a Ponsacco. Come circola da tempo, rinascerà quindi la storica società che appena trent’anni fa giocava la terza serie. Il centro di allenamento è già stato individuato (e affittato): si tratta delle strutture dell’Associazione ‘Le Melorie’.
Inoltre l’attuale Cascina, che nel 2024 avrebbe festeggiato il centenario, ha chiesto alla Federazione il cambio di sede legale e denominazione. Presso il centro ‘Le Melorie’ si svolgeranno quindi le attività di base di tutti i settori della ‘nuova’ squadra.
Nella cittadina di Ponsacco però, non saranno i soli ad avere una società calcistica: il già esistente Ponsacco FC si iscriverà regolarmente, da neoretrocessa, al campionato di Promozione Toscana. Il nuovo problema sarà quindi quello della convivenza delle due squadre allo Stadio Comunale, al quale è stato concesso l’utilizzo ai nuovi arrivati dal Comune.
La stagione del Cascina
I toscani abbandonano la Serie D la dopo due stagioni, con la salvezza conquistata quest’anno con una rimonta memorabile. 42 i punti collezionati, a pari punti con Montespaccato e Tiferno Lerchi. 39 gol fatti e 40 subiti, che hanno contribuito alle 11 vittorie, ai 9 pareggi ed alle 14 sconfitte. Un addio amaro per una squadra capace di battere la capolista San Donato Tavarnelle.
A cura di Edoardo Discacciati