Casertana, Cangelosi: “Per sempre grato a Zeman. Questa società ha progetti ambiziosi”
Fango e sudore macinato al fianco di Zdenek Zeman, guadagnandosi nel corso del tempo i gradi di uomo di fiducia del boemo. Oggi, Vincenzo Cangelosi ha rilanciato la Casertana. Dopo anni di affiancamento ad uno degli uomini più popolari e rivoluzionari della storia recente del calcio, per l’allenatore palermitano è arrivato il ruolo di protagonista principale. A quasi sessanta anni, l’opportunità di guidare una delle squadre più prestigiose del panorama della Serie D. Lo scorso 28 dicembre è arrivata la chiamata del presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino. Un’offerta impossibile da rifiutare: “Quando sono arrivato, il problema era per lo più legato ai risultati – afferma Cangelosi in esclusiva a SerieD24.com –. Ma le qualità tecniche di questa squadra non sono mai state messe in discussione. Ho avuto sin da subito sensazioni positive, a partire dalla prima vittoria ottenuta contro il Nola all’ultimo minuto e in inferiorità numerica. Abbiamo raggiunto il primo traguardo: quello di riportare entusiasmo in una piazza calda, che ha una storia importante e vive di calcio”.
Casertana, Cangelosi a SerieD24: “Obiettivo playoff”
Per Vincenzo Cangelosi, l’impatto con il nuovo ruolo è stato sin da subito esaltante. Sotto la sua guida, la Casertana ha iniziato ad inanellare punti e vittorie. Terzo posto in campionato e vetta del girone G che dista sette solo lunghezze, ma il traguardo stabilito resta il raggiungimento di un piazzamento playoff: “Ora l’obiettivo è quello di fare bene domenica dopo domenica, cercando di consolidare la nostra attuale posizione. La corsa è su noi stessi. Se Paganese e Sorrento avranno delle battute a vuoto, il nostro compito è quello di farci trovare pronti. Come ho già detto domenica scorsa, dopo la vittoria con il Pomezia, il nostro orizzonte è proiettato solo ed esclusivamente sulla trasferta di Tivoli”.
Presente e futuro dell’allenatore della Casertana
Il contratto con la Casertana scadrà il prossimo giugno. Ma per Cangelosi ciò che conta è vivere con entusiasmo un presente che può riservare ancora sorprese. Il futuro del club si poggia su basi solide: “Dopo oltre trent’anni trascorsi a fare da vice, non potevo avere occasione migliore per la mia prima esperienza da allenatore – aggiunge l’allenatore dei rossoblù –. Faccio parte di una società ambiziosa, che vuole portare questo club in pianta stabile tra i professionisti. Il progetto del nuovo stadio rappresenta l’ulteriore conferma di quanto la proprietà voglia investire e fare grande la Casertana nel prossimo futuro”.
“Trent’anni al fianco di Zeman: vi racconto tutto”
Cangelosi fa rima con Zeman. Non morfologicamente, magari. Ma il binomio tra i due è di quelli inscindibili. Pochi mesi dopo la chiamata della Casertana, anche per il boemo è arrivato il ritorno in panchina a Pescara. Una piazza che non può che evocare dolci ricordi: “Il nostro è un confronto continuo. Adesso lui fa il tifo per me e io lo faccio per lui. Ho avuto la fortuna di lavorare insieme a un vero e proprio maestro per oltre trent’anni, A Pescara, Zdenek avrà la possibilità di rilanciare le sue idee, il suo modo di fare calcio. Quella biancoazzurra è una piazza prestigiosa, che lega entrambi a ricordi stupendi. La promozione del 2012 e il lancio di calciatori come Verratti, Immobile e Insigne fanno parte del nostro libro di ricordi. Si tratta di diapositive che ci legheranno per sempre”.
Principi simili e 4-3-3: dal boemo a Cangelosi
Alla domanda su quanto c’è di Zeman nella Casertana di oggi, Cangelosi dichiara “Le idee sono, ovviamente, simili a quelle del boemo. Ho cercato di dare alla squadra la mia visione e i principi tattici appresi nel corso del tempo. L’aspetto più importante è proprio quello di aver regalato una mia impronta a questo club. Lavorare con Zdenek può essere paragonato al tornare a scuola: non ti stancheresti mai di ascoltarlo per apprendere quanto più possibile. La sua filosofia mi ha dato una percezione del calcio diversa”.
A cura di Giuseppe Vitolo