Immaginate di svegliarvi una mattina e scoprire di fare il proprio esordio in Serie A. A 24 anni, dopo una carriera giocata per lo più in Lega Pro. Uno scenario che Michele Cerofolini ha vissuto da protagonista nella giornata di domenica scorsa, quando con la sua Fiorentina ha vissuto il sogno che cullava fin da bambino. “Ho sentito dentro la pancia qualcosa di diverso. Era tanto che aspettavo che la ruota girasse, sono strafelice. Il lavoro paga” ha detto il classe ’99 alla fine della sua prima gara nel massimo campionato italiano, in cui si è tolto anche la soddisfazione del clean sheet. La squadra di Italiano ha trionfato per 5-0 contro la Sampdoria al Franchi.
Michele Cerofolini, un nome che tra gli addetti ai lavori girava da diversi anni ai tempi del settore giovanile della Fiorentina. Ai tempi il classe ’99 era considerato tra i portieri più promettenti del panorama italiano. La Nazionale gli mette gli occhi addosso fin da subito, portandolo a giocare fino in Under 21. Le cose però non vanno come sperato e, al suo primo passo tra i grandi, colleziona appena 5 presenze in metà stagione con il Cosenza, in Serie B. Dopo un po’ di continuità trovata in Lega Pro a Bisceglie ecco il primo crac della sua carriera: i legamenti del ginocchio cedono e per Cerofolini arriva un lungo periodo di stop.
Il suo grande ritorno arriva a Caserta. In Lega Pro con la maglia della Casertana (oggi in Serie D) colleziona 10 presenze e una discreta continuità dopo essere arrivato nel mercato di riparazione della stagione 2020/21.
Proprio dopo la sua prima vera stagione da protagonista con la Reggiana, arriva un altro infortunio al legamento crociato durante l’ultimo ritiro estivo con la Fiorentina. Una notizia che gli fa crollare il mondo addosso. Italiano però gli dà fiducia e lo tiene in rosa come terzo portiere. Oggi, dopo l’esordio in Serie A, il peggio sembra finalmente passato.
Al termine della gara contro la Sampdoria Michele Cerofolini ha lo sguardo di chi, dopo anni di sacrifici, finalmente si è tolto una grandissima soddisfazione. È lui stesso a confermarlo: “Mi sono sentito bene, in confidenza, sono molto felice. Non rimpiango nulla, ma ho avuto tanta sfortuna nel mio percorso. Speravo che la ruota girasse e finalmente oggi ha girato. Ho sempre pensato al lato positivo. I miei compagni appena saputa la notizia che giocavo erano quasi più felici di me“.