Acque agitate in casa Cassino, il presidente Nicandro Rossi ha rassegnato le dimissioni. Alla base di questa clamorosa scelta ci sarebbero le critiche mosse da una parte della tifoseria cassinate. Un inizio campionato con alti e bassi. Nel turno infrasettimanale, i laziali sono usciti sconfitti dal terreno di gioco dell’Atletico Uri. Seconda sconfitta consecutiva, dopo quella ancora più dolorosa di domenica scorsa nel derby con l’Aprilia.
Nicandro Rossi è diventato presidente del Cassino nel 2013, quando la squadra frusinate militava in Promozione, dopo il fallimento e l’esclusione dai campionati professionistici nel 2010. In pochi anni, il Cassino è riuscito a risalire fino alla Serie D, vincendo i campionati di Promozione e Eccellenza, oltre alla Coppa Italia Regionale.
Il Presidente Rossi ha rilasciato una nota nella quale traspare tutta la sua delusione.
Sono stanco di questi attacchi gratuiti che giungono dai social e non, sono il Presidente che ha riportato il calcio in questa città e ha collocato la Cassino sportiva nella categoria più idonea in momenti delicati e facendo sforzi enormi. Non sempre le cose vanno bene ed io, come faccio con la mia Impresa mi rimbocco le maniche e riprendo a lavorare.
Non ammetto però attacchi frontali che mi etichettano come la causa di questo momento negativo. Accetto ogni forma di contestazione, ma non le offese personali.
Non tollero la maleducazione e sugli affronti lesivi della mia persona prenderò seri provvedimenti, passando dalle parole ai fatti.
Credetemi io sono il primo tifoso non il Presidente, la Società è formata da tifosi e non da Dirigenti, ci confrontiamo con realtà molto più blasonate di noi che sono in difficoltà da anni.