Un rapporto di sana amicizia. Un sentimento vero, sincero, che corrisponde a qualcosa che raramente riconduce al mondo del calcio. Tutto quel che non ti aspetti ma che puoi ammirare nelle serie minori del calcio dilettantistico. Fabrizio Castori è uomo sincero, intellettualmente onesto. Ed è un ottimo allenatore. Dopo Carpi, si è ripetuto nella scorsa stagione compiendo un vero e proprio miracolo sportivo, riportando la Salernitana in Serie A dopo ventitre anni. L’entità dell’impresa è avvalorata dal momento di difficoltà che la società granata sta vivendo in queste ore. L’esonero dello scorso ottobre non ha migliorato le cose, tant’è che la platea salernitana gradirebbe il ritorno di uno degli uomini che resterà nella storia ultracentenaria del club.
Un ritorno in campo che ha portato decisamente fortuna alla Reacanatese dell’amico Pagliari. Avventuo alla vigilia della delicata trasferta contro il Castelfidardo, la compagine giallorossa si è imposta per due a zero. Un successo che fa il paio con la sconfitta del Trastevere Calcio, secondo classificata, e che proietta i marchigiani a più cinque nel girone F del campionato di Serie D.
La voglia di calcio è talmente elevata al punto da portare Castori a scendere nuovamente in campo. In questo caso, solo per un incontro di cortesia. Ma è pur sempre inestimabile il valore di quel rettangolo verde per chi mastica pallone ventiquattro ore su ventiquattro. Fabrizio si è recato presso l’impianto sportivo “Tubaldi” di Recanati, centro d’allenamento della Recanatese, compagine impegnata del girone F del campionato di Serie D. Ad attenderlo, un amico di vecchia data: quel Giovanni Pagliari con cui ha condiviso esperienze di vita e professionali nel corso degli anni.
La stima e il rispetto tra i due allenatori hanno portato l’ex Carpi e Salernitana ad una visita di cortesia all’amico Pagliari: saluto di routine alla squadra e una chiacchiera a rimembrare ricordi di un calcio che fu. Poi l’attualità: la Recanatese vola in campionato, prima nel girone F e decisa a lanciare il guanto di sfida per il salto tra i pro. Tutto tace e tutto passa in secondo piano, però, dinanzi alla foto pubblicata sui social del club marchigiano. Il sorriso e l’abbraccio di due Signori di quel pallone che non ha categoria.
A cura di Giuseppe Vitolo