Parla il DS Castorina: “Sogno i professionisti”

Sogno i professionisti” queste sono state le prime parole dell’ex Direttore Sportivo del Siracusa Salvatore Castorina. Dopo l’addio alla squadra siciliana con un esonero concordato ora il DS pensa al futuro in cerca di un progetto ambizioso. Ai microfoni di seried24.com Castorina ha parlato anche del successo nei playoff del Siracusa: “un organico di primissimo livello”.

Castorina: “Cerco un progetto ambizioso”

Abbiamo chiesto al DS quali sono le aspettative per il futuro: “Dopo questa annata che purtroppo si è interrotta con un esonero concordato insieme alla società mi piacerebbe trovare un progetto ambizioso. Il sogno sarebbe quello di andare nei professionisti, vedremo se arriverà l’opportunità. Voglio alzare l’asticella: anche se non ho completato la stagione so di aver costruito una squadra solida che è arrivata seconda vincendo anche i playoff. Non escludo la Serie C, ma se non dovesse arrivare la chiamata ora voglio vincere in D.

“Siracusa? Un organico di primissimo livello”

Si aspettava il successo di questo Siracusa? “Io sono sempre stato convinto fin dal primo giorno che la squadra allestita fosse un organico di primissimo livello, sia tecnicamente sia umanamente. Poi il campo ha detto che il Trapani è stato più continuo però ero soddisfatto del mio lavoro e sapevo che la squadra era competitiva.

Il rapporto tra il Direttore Sportivo e il Siracusa è terminato a Dicembre con un esonero concordato per divergenze sul mercato. Abbiamo chiesto a Castorina se potesse tornare indietro quale sarebbe la sua decisione: “Non cambierei idea. Nella mia vita difficilmente ho avuto dei rimpianti su quello che ho fatto. Sicuramente ho avuto molto libero da Dicembre in poi per girare l’Italia, ho seguito molto i gironi F, G e H di Serie D e tutti quelli professionistici sia dal vivo sia in streaming. Ho avuto modo di vedere tante partite, conoscere tanti calciatori perché poi è questo il bagaglio culturale che serve a noi Direttori Sportivi per essere pronti quando poi si inizia a lavorare.

 

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Fabrizio Rivara