Il Catania si appresta ad affrontare il campionato di Serie C: “Abbiamo condiviso un progetto, un’identità di società che vogliamo dare” ha dichiarato Luca Carra, direttore generale dei rossazzurri ai microfoni di Etna Channel.
Dopo il trionfo nel girone I di Serie D, il Catania ha salutato Ferraro che, con 31 punti di vantaggio, ha conquistato la promozione in C. “Scelta dell’allenatore? Io non mi occupo di questo aspetto. L’allenatore migliore è quello che vince, il problema è che non si sa mai prima se vince. Laneri sta facendo le sue valutazioni per trovare l’allenatore e, successivamente, i giocatori più adatti per realizzare questo progetto”.
“Ferraro non è rimasto perché sono state fatte delle valutazioni nei confronti con Laneri, dai quali è emerso che non c’è stata quella unione nel modo di vedere le cose – prosegue – . Noi sappiamo quello che vogliamo e ringraziamo Ferraro per il lavoro eccezionale svolto, perché vincere un campionato non è mai facile e con addirittura 31 punti di vantaggio, continuerò ad avere dei rapporti con lui perché è una bravissima persona. Purtroppo non c’era quel qualcosa che ci ha permesso di proseguire”.
Dai lavori al ‘Massimino’ al discorso legato al centro sportivo. “Per quanto riguarda il primo, abbiamo avuto un incontro anche la scorsa settimana con l’impresa che sta svolgendo i lavori ed i responsabili del Comune che li stanno seguendo, ci hanno garantito che il campo sarà disponibile per l’inizio del campionato”.
Centro sportivo? “Stiamo valutando tre-quattro aree vicine alla città. Cerchiamo quella più adatta al tipo di centro sportivo che abbiamo in mente. Abbiamo indicato la disponibilità di otto campi per realizzare il progetto di sviluppo del settore giovanile perché senza campi non puoi fare allenare le squadre, e noi punteremo forte sul settore giovanile che rappresenta uno dei nostri capisaldi. Vorremmo dare spazio a tanti ragazzi del territorio di entrare nel settore giovanile e speriamo di portarne il più possibile in prima squadra.
Da De Luca fino a Rapisarda, passando per l’eterno Lodi. La promozione del Catania è passata chiaramente dai verdetti emessi dal campo. Ma un ruolo di rilievo lo ha avuto anche, e soprattutto, il presidente Ross Pelligra. “Non è solo il presidente ma anche il primo tifoso di questa squadra – afferma il dg del Catania Carra – . Lui si emoziona come se davvero fosse un tifoso della curva. L’idea nostra e del presidente in primis è quella di creare un’identità, essere sempre in sinergia con i valori di questa terra. Pelligra è veramente appassionato ed innamorato di Catania e per noi è ancora più stimolante sapere di lavorare per progetti molto ambiziosi”.
Quindi mercato. Partendo proprio dalle conferme. Carra fa il punto della situazione del Catania. “Le valutazioni un po’ sono state fatte ma è chiaro che saranno ultimate nel momento in cui si sceglierà l’allenatore, individuando quei calciatori adatti al tipo di gioco dell’allenatore che verrà. Che Serie C dobbiamo attenderci? Sarà un campionato difficile, lo considero il più difficile in ambito professionistico. L’ho già vissuto. E’ un campionato complesso, purtroppo su 60 squadre ne salgono soltanto 4“.
“Ci sono tante compagini che ambiscono alla promozione in B. Penso a Crotone, Benevento, Avellino, il Foggia se dovesse rimanere in C, il Pescara. Saranno numerose le squadre attrezzate, più le sorprese, ad esempio quest’anno il Cerignola ha disputato un campionato eccezionale. Ci sono club che hanno vissuto per tanto tempo in C nonostante gli investimenti cospicui. Il girone C è il più complesso dei tre sul piano agonistico e ambientale”.