Obiettivo cinque su cinque. Il Catania, in occasione della quinta giornata di campionato, riabbraccerà i suoi tifosi, davanti ad un “Massimino” gremito. L’avversario dello storico club siciliano sarà il Castrovillari.
Quest’ultimo, reduce dalla pesante sconfitta in casa contro l’Acireale, dovrà riscattarsi: un match che, almeno sulla carta, non favorisce di certo gli ospiti ma, come ben sappiamo, il calcio è imprevedibile. E la Serie D lo è ancora di più.
E’ intervenuto ai microfoni, come ormai di consueto, l’allenatore del Catania, Giovanni Ferraro. Molte domande riguardanti la partita di domani e la rosa a disposizione, senza dimenticarsi di ringraziare la spettacolare cornice di pubblico che sta accompagnando il club in ogni stadio. Ecco le sue parole.
Le sensazioni riguardo al match di domani e l’insidia Castrovillari: ecco cosa ne pensa Giovanni Ferraro. “Le sensazioni sono molto positive: quando arrivano i risultati positivi la squadra si allena con più allegria e spensieratezza. C’è un grande spirito di gruppo. Detto ciò, domani ci aspetta una partita difficile: il Castrovillari gioca un buon calcio, è ben allenata e messa in campo, da non sottovalutare il valore dei loro giovani. Dobbiamo essere pronti.
Il Castrovillari, così come tutte le squadre che ci affrontano, essendo una partita di cartello, si vorranno mettere in mostra. Sono reduci da una sconfitta pesante, hanno voglia di rivalsa: sicuramente verranno qui con l’intenzione di fare punti. Mi aspetto una partita agguerrita, giocata a ritmi alti. Noi dovremo affrontarli come sappiamo fare. Le partite facili in questo campionato non esistono“.
Per la partita di domani è prevista un’affluenza di pubblico maggiore di quella registrata al debutto stagionale contro il San Luca. Un dato che non è passato inosservato e che inorgoglisce la squadra.
“C’è una grandissima passione qui a Catania. Vedere questo pubblico e questa atmosfera ci rende pieni di orgoglio. Sta a noi far avvicinare più gente possibile, un obiettivo raggiungibile solo se i risultati arrivano e le prestazioni sono meritevoli di una piazza come questa. Il pubblico è parte fondamentale di questo nuovo progetto per il quale è stato investito molto. Da parte nostra, dobbiamo continuare a dimostrare il nostro valore sul campo”.
La situazione infortuni: chi rientra in campo? Ferraro esce allo scoperto. “De Luca ha recuperato, per Russotto stiamo ancora lavorando. Nonostante ciò, la squadra sta bene, ha voglia di scendere in campo. Come dico ogni settimana, oggi il calcio è un po’ cambiato con la novità dei cinque cambi. Proprio per questo il progetto del Catania si basa su una rosa ampia. Tutti devono sentirsi dei titolari, anche quelli che subentrano a partita in corso. Negli occhi dei ragazzi vedo buone sensazioni e voglia di dimostrarmi di meritarsi questa maglia. Si sta creando un bel clima all’interno della squadra: più andiamo avanti e più il gruppo continua a crescere“.
A Ferraro, è stato chiesto se ci dovremo aspettare un po’ di turnover, considerando lo scorso impegno infrasettimanale contro la Vibonese. Ecco la sua risposta.
“Quelli che hanno giocato contro la Vibonese hanno fatto sicuramente bene. Qualcuno domani può entrare a partita in corso per dare maggiore fiato alla squadra. Come già detto prima, avere una rosa lunga e importante come la nostra, permette a tutti di essere utili alla causa. Abbiamo una scelta ampia di giocatori: Rapisarda, Giovinco, De Luca, Litteri, Palermo solo per citarne alcuni. Sono fortunato ad allenare una rosa di questo livello. Tutti i ragazzi devono mettersi a disposizioni per il bene del Catania e per l’obiettivo finale, che è quello di arrivare in Serie C“.
Dall’inizio del campionato, il Catania ha fatto registrare un’importante statistica: sono nove i giocatori diversi andati a segno fino ad ora. Questo dato rende fiero Ferraro per il lavoro che sta svolgendo.
“Dopo più di un mese di lavoro insieme al mio staff i risultati si vedono sul campo la domenica. Non dimentico di chi lavora anche dietro il nostro operato: il prof. Gaetano e il preparatore dei portiere, ad esempio, che stanno con noi 24 ore su 24″.