Gol, strappi e talento: Catania, (ri)ecco Marco Chiarella
Catania, Marco Chiarella è tornato – La marcia del Catania di Giovanni Ferraro verso la Serie C prosegue spedita. Sotto gli occhi dei 15.483 spettatori presenti al ‘Massimino’, infatti, è arrivato un netto 3-0 ai danni del Ragusa, caduto in inferiorità numerica sotto i colpi di Lodi, Chiarella e Russotto.
Una vittoria senza appello, che porta a +12 il vantaggio sulle inseguitrici e regala ai rossazzurri diverse certezze in tutti i reparti. Dall’ottima regia dell’eterno “Ciccio” Lodi all’enorme efficienza offensiva, passando per un reparto difensivo che – orfano dello squalificato Lorenzini – ha saputo essere comunque attento e organizzato. Ma chi è il ragazzo, autore del secondo gol, che alla mezz’ora del primo tempo ha fatto esplodere di gioia il presidente Pelligra presente in tribuna? E perché il suo nome, nonostante l’infortunio di inizio stagione, suscita sempre grande attenzione e curiosità tra i tifosi del Catania?
Dal mito di Del Piero all’esordio col Pescara: il profilo di Marco Chiarella
Prelevato giovanissimo dalla scuola calcio di provincia, la Asd Penne Calcio 1920, Marco Chiarella è cresciuto interamente nel vivaio della squadra della sua città: il Pescara, club con cui, la scorsa stagione, è riuscito a disputare sette presenze in Serie C.
È però a livello giovanile che ha saputo far risaltare le sue caratteristiche. Nella stagione 20-21, infatti, l’esterno abruzzese classe 2002, cresciuto col mito di Del Piero, è stato protagonista della cavalcata dei ‘Delfini’ in Primavera 2, realizzando 13 reti e 8 assist in 20 partite, prestazioni che gli sono valse il titolo di capocannoniere in una formazione che, a fine stagione, porterà a casa pure la Supercoppa di categoria.
Chiarella-Catania: una promessa di maturità
Corporatura esile, duttilità offensiva (dalla trequarti in su può giocare praticamente ovunque), dribbling ubriacanti, personalità dirompente. Sono queste le skills che hanno convinto il ds Antonello Laneri a puntare deciso sul suo numero 31. E le prime uscite di Chiarella, contro Ragusa e San Luca, non hanno fatto che confermare la bontà di un’operazione chiusa il 9 settembre al fotofinish. Nemmeno l’infortunio, uno stiramento muscolare arrivato dopo l’ottimo debutto, ha ostacolato le buone impressioni.
Dopo aver collezionato minuti preziosi, al ritorno in campo da titolare, Marco ha saputo esaltare la folla coi soliti strappi uniti ad un gol dalla grande importanza. Il linguaggio del corpo poi non mente. Il ragazzo riccioluto, devastante nell’uno contro uno (motivo principale per il quale è stato scelto), vuole prendersi il Catania. Nonostante la concorrenza. E il suo atteggiamento silenzioso ed educato fuori dal campo ha già conquistato città e dirigenza.
A cura di Damiano Tucci