Dall’amore per Del Piero al calore di Catania, Chiarella: “Che emozione esultare sotto la Sud”

L’intervista a Marco Chiarella, talento del Catania – Andrea Dovizioso, qualche tempo fa, ha dichiarato che l’adrenalina trasmessa da una vittoria in volata costituisce qualcosa di inarrivabile. Dalle due ruote al rettangolo verde la sensazione non cambia. Specie se associata alle vibrazioni che si provano dopo un dribbling esplosivo. Chiedere conferma a Marco Chiarella, esterno destro classe 2002 in forza al Catania e autore fin qui di due reti e due assist in dieci presenze stagionali.


Statistiche che, probabilmente, non rendono giustizia al talento cristallino di un ragazzo che è si è da subito fatto notare per abnegazione al lavoro e professionalità. “Dopo un primo anno tra i professionisti complicato a livello di infortuni col Pescara avevo bisogno di continuità e quindi la mia scelta è ricaduta sul Catania che pur essendo ripartito dalla Serie D ha una storia ed una tifoseria importanti. Qui si vive di calcio, il tifo mi ha sbalordito dalla prima partita”. Amore a prima vista, quello tra il numero 31 ed i colori rossazzurri. Suggellato ancor di più da un’immagine da libro cuore. Quale? “Il gol al Ragusa: il primo tra i grandi. È stata un’emozione unica esultare sotto la Sud, spero di farne altri”.

Famiglia, Del Piero e CR7: i segreti di Marco Chiarella

Idee chiare, quelle di Marco, espresse con una voce calma ma appassionata che lascia trasparire un amore per il gioco più bello del mondo tramandato da generazioni. “La passione per il calcio mi è stata trasmessa da mio nonno e mio padre: mi hanno sempre seguito sin da quando ero piccolo, accompagnandomi in tutte le trasferte”.

Questione di famiglia ma non solo. I riferimenti, in questo caso, sono tutt’altro che banali. Il giocatore a cui mi sono sempre ispirato è Del Piero, poi è arrivato CR7, un vero e proprio modello”. Gli esempi del ragazzo abruzzese sono importanti. Ma la strada da percorrere merita una personale impronta. “Il mio marchio di fabbrica? Faccio tanti doppi passi ma prediligo il dribbling nell’uno contro uno”. Quando si dice “un giocatore bello da vedere”.

Pescara-Catania: alla conquista del sogno

Prelevato dalla scuola calcio di provincia, la Asd Penne Calcio 1920Marco Chiarella cresce nelle giovanili della sua città: il Pescara. Le soddisfazioni non mancano, perfettamente riassunte in una stagione-quella 20-21- che dà all’attaccante la soddisfazione di vincere il titolo di capocannoniere (con 13 reti) in Primavera 2 e di sollevare la Supercoppa di categoria. Le sette presenze in C dell’anno dopo, poi, regalano nuove consapevolezze. “Vestire la maglia biancazzurra è stato un onore, ho fatto tutta la trafila delle giovanili lì e quindi ho sicuramente realizzato un sogno. Poi però ho sentito la necessità di nuovi stimoli e quindi ho scelto Catania che con la sua storia, l’importanza della piazza e la sua tifoseria aveva tutti gli strumenti per darmeli”.

Dal delfino all’elefante l’entusiasmo per l’esterno riccioluto è subito alle stelle. E nemmeno uno stiramento, occorso ad inizio stagione, può far nulla per limitarlo. “La città mi ha accolto benissimo-continua Marco. “Spero di star ripagando tutto l’affetto visto che mi sono stati tutti vicino anche durante l’infortunio a causa del quale ero molto giù di morale. Sto lavorando per tornare al 100%”.

Tra presente e futuro

Pensieri dolci, futuro promettente. Ma chi è Marco fuori dal campo? “Un normale ragazzo di vent’anni che cerca d’impiegare la giornata nel migliore dei modi”. Il tempo come regalo prezioso, anche oltre il calcio.

“Seguo un percorso con un mental coach per migliorare l’aspetto mentale oltre al fisico. Ho la passione per il cinema, passo il tempo a casa con la mia ragazza, mi piace cucinare e visitare posti nuovi, ho già girato un bel po’ di Sicilia”. Il presente è sotto gli occhi ma anche per il futuro sembrano esserci pochi dubbi. “Il sogno è quello di arrivare in A mentre nell’immediato spero di continuare a Catania. Qui si vive benissimo, si vive di calcio e sto proprio bene quindi mi piacerebbe restare “.

Freschezza, grinta, voglia di spaccare il mondo. Il Catania si gode il suo gioiello, sperando di spiccare presto il volo insieme a lui.

A cura di Damiano Tucci

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