22 dicembre 2021 – “Adesso è ufficiale, il Catania Calcio Spa è fallito: lo ha annunciato nel pomeriggio di mercoledì la sezione fallimentare del Tribunale cittadino dopo aver accolto l’istanza della Procura della Repubblica. In seguito alla dichiarazione di fallimento, causata da un grave stato di insolvenza, è stato autorizzato l’esercizio provvisorio dell’azienda che, almeno in termini teorici, dovrebbe permettere alla squadra di terminare regolarmente il campionato di Serie C“ (skysport ndr.).
Precisamente il 22 dicembre del 2021, le maggiori testate giornalistiche italiane esordivano così sulle prime pagine. Uno scenario impensabile, un incubo per i tifosi che, dopo 75 anni ininterrotti di storia, mai avrebbero pensato di vedere la propria squadra del cuore cadere in un baratro.
Il motivo del fallimento? La Procura della Repubblica sentenziò il fallimento del Calcio Catania a causa di uno stato di insolvenza pari a 56 milioni di euro. Di certo, una cifra esorbitante per un club che, all’epoca, militava nel campionato di Lega Pro.
La stagione regolamentare del club rossazzurro terminò anzitempo, il successivo 3 aprile 2022 contro il Potenza, davanti al proprio pubblico. La partita si concluse con il punteggio di 2-2: fu l’ultima gara ufficiale del Catania Calcio.
Pochi giorni dopo, durante l’ultimo incontro tra tifosi e giocatori, l’allenatore Francesco Baldini, parlò a cuore aperto dichiarando parole che, ancora oggi, riecheggiano tra il popolo etneo: “Noi non siamo falliti: è fallita una storia clamorosa ed è un grande peccato, però tifoseria e squadra non sono fallite. Non so se chi gestisce il calcio ha la nostra stessa passione. Oggi, i tifosi e squadra hanno dato una lezione a tante persone. Catania farà parte della mia vita per sempre: mi è servita per diventare un allenatore vero, mi porterò tutto dentro”.
22 dicembre 2022 – Precisamente un anno dopo, il nuovo Catania SSD, è la capolista del girone I del campionato italiano di Serie D. Con umiltà e passione, la storica piazza siciliana è ripartita dal dilettantismo.
Colui che ha creduto nel progetto porta il nome di Ross Pelligra, imprenditore italo-australiano e presidente della Pelligra Build Pty Ltd. Pelligra è stato, fin da subito, trasportato dall’attaccamento alla maglia da parte dei tifosi e di una città intera alla ricerca del riscatto.
Prima il nuovo stemma, poi i tanti progetti: un’ambizione fondata da una solida base professionale. Pelligra si sta dimostrando il tifoso numero uno della squadra. Addetti ai lavori e non, credono nella bontà del progetto e alle parole del nuovo presidente e, ad oggi, i risultati sia sul campo, che fuori, sono positivi. Il “Massimino” si sta dimostrando il dodicesimo uomo in campo e vuole spingere Giovanni Ferraro e i suoi ragazzi ad una promozione che rappresenterebbe il primo passo decisivo verso il ritorno al professionismo.