Catania, Forchignone: “Qui mi piace tutto, il mio obiettivo è arrivare in Serie A”
Tanto entusiasmo in casa Catania per le 8 vittorie consecutive che hanno portato 24 punti in classifica e la vetta del Girone I di Serie D. Allegria e determinazione nell’allenamento odierno tenuto da Giovanni Ferraro e dal suo staff al “Totuccio Carone” di Ragalna (CT).
Seduta di scarico per i titolari nel derby col Paternò e in campo le riserve e i giocatori che hanno avuto meno spazio nelle scorse giornate. A fine allenamento ai microfoni dei giornalisti presenti arriva l’attaccante del Catania, Michele Forchignone.
Catania, Forchignone: “Ogni partita guardiamo avversario per avversario”
A fine allenamento ha parlato l’attaccante Michele Forchignone che analizza il momento personale col Catania: “Io ho sempre giocato a sinistra, mi trovo meglio lì ma posso essere adattato a destra se richiesto. Per arrivare al gol devo essere più freddo. Gli errori ci lavoro sempre. Devo allenarmi molto.”
Dopo parla sul momento e le emozioni di giocare e indossare la maglia rossazzurra: “Cosa mi piace di Catania? Tutto, devo dire cosa non mi piace (ride ndr). Ogni partita è a sé, guardiamo la squadra avversaria e dobbiamo ragionare gara dopo gara. Proviamo a fare tutto ciò che ci dice l’allenatore.“
I complimenti con Lodi, prossimo avversario e obiettivi futuri
Infine Forchignone chiosa sui complimenti del capitano Ciccio Lodi, sul prossimo avversario e sugli obiettivi personali futuri: “A livello di intesa ci vuole tempo perché siamo tanti. Ferraro non parla molto ci dice su cosa migliorare. Lodi? Ho visto i suoi complimenti e mi lusingano. I grandi sono qualcosa di unico e tutti ci dà un consiglio diverso per crescere. Il Città Sant’Agata? Beh non abbiamo preparato tatticamente la partita. Noi dobbiamo approcciarci ad ogni singola partita. Il mio obiettivo è arrivare in Serie A, col Sassuolo ho ottimi rapporti ma poi si vedrà. Io penso fare bene col Catania, che è stata una scelta voluta. Voglio arrivare in doppia cifra, ma per adesso voglio avere la condizione fisica giusta”.
A cura di Federico Rosa