Una delle pietre miliari della Catania sportiva. Se lo stadio “Angelo Massimino“, ovvero il Cibali è conosciuto nel mondo del calcio anche grazie a ciò che è avvenuto il 4 giugno 1961. In quel giorno i rossazzurri di Carmelo Di Bella hanno battuto per 2-0 l’Inter di Helenio Herrera all’ultima giornata. Questa sconfitta ai nerazzurri è costata la vittoria del campionato ed è leggendaria l’esclamazione di Sandro Ciotti ai microfoni di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” ovvero: “Clamoroso al Cibali!“.
Catania è stato da sempre uno dei campi più caldi del nostro calcio. Non solo per le alte temperature durante le partite di inizio e fine campionato, ma anche per i tanti verdetti decisi all’ultima giornata proprio al Massimino. Lo sanno bene i tifosi della Roma, ad esempio, quando sia nel 2008 che nel 2014 la partita esterna contro i rossazzurri ha messo un punto alle proprie speranze di Scudetto. Ma c’è un’altra grande del calcio italiano che ha dei ricordi non proprio felici al “Cibali”: l’Inter di Helenio Herrera.
Infatti, il 4 giugno 1961 la squadra nerazzurra perde all’ultima giornata contro il Catania di Carmelo Di Bella, grazie alle due reti di Castellazzi al 25′ e di Calvanese al 70′. Una sconfitta che costa il campionato e che ha un sapore di rivincita per i siciliani. Perché? Nelle gara di andata a Milano l’Inter si è sbarazzata dei rossazzurri con un pesante 5-0, con ben 4 autogol dei ragazzi di Di Bella. Herrera nel post-gara ha dichiarato: “Abbiamo battuto una squadra di post-telegrafonici“. Questo non ha fatto altro che caricare quel Catania, che in cinque campionati consecutivi di Serie A si è piazzata per ben tre volte all’ottavo posto. In quella squadra giocava una leggenda rossazzurra come Memo Prenna.
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport l’ex capitano rossazzurro ha ricordato quella partita e l’atmosfera di rivincita dei tifosi: “Per come avevamo giocato forse aveva pure ragione (riferendosi ad Herrera per la frase riportata sopra su Inter-Catania 5-0), quattro autoreti sono un po’ troppe. Ma ci siamo guardati – ricorda ancora Prenna – in faccia promettendoci vendetta. I nostri tifosi durante la partita intonavano “Herrera cha cha cha”. E quando Calvanese capitava vicino alla panchina dell’Inter stoppava la palla con il sedere sotto gli occhi del mago“.
Una delle frasi più iconiche del nostro calcio, “Clamoroso al Cibali“. Questo detto dal 1961 in poi si è usato spesso per indicare o denotare un’impresa sportiva di una squadra. Questa celebre locuzione è stata da sempre attribuita a Sandro Ciotti, radiocronista storico della trasmissione radiofonica della Rai “Tutto il Calcio Minuto per Minuto“. Questa locuzione è entrata di diritto nel gergo sportivo italiano e secondo alcune ricostruzioni potrebbe non essere pronunciata da Ciotti.
Non esistendo resoconti radiofonici di quel Catania-Inter, in molti sostengono che questa frase non l’abbia mai pronunciata Ciotti. Alcuni la attribuiscono a Nuccio Puleo, altri ad Ezio Luzzi o altri a Luigi Prestinenza. Ad ogni modo la locuzione “Clamoroso al Cibali!” è ancora oggi un punto di riferimento per tutti gli sportivi italiani. Del resto, il Massimino da sempre è stato teatro di imprese leggendarie del Catania, che dal 1929 ad oggi ha reso lo stadio di casa una vera e propria fortezza.
A cura di Federico Rosa