Sviluppo, crescita e investimenti. Queste sono le tre parole cardine del progetto di Ross Pelligra per il Catania, rinato lo scorso 8 luglio dopo il fallimento del 21 dicembre 2021 e dall’esclusione dalla Lega Pro del 9 aprile. Una rinascita che è avvenuta con grandi idee e progetti per squadra e territorio e che ha comportato un ritorno in massa al Massimino del pubblico di fede rossazzurra. 11.427 abbonati e 15.000 presenze ad ogni gara di Serie D con un entusiasmo che solo una piazza come quella etnea sa regalare. Ecco un piccolo riepilogo sui progetti del gruppo Pelligra per il club siciliano.
Il 2022 è un anno che rimarrà negli annali della storia del Catania, che per la prima volta nella sua storia ha vissuto un fallimento doloroso per una tifoseria e una città intera. A fin dei conti, però, l’arrivo di Ross Pelligra e della sua squadra composta da Vincenzo Grella, Luca Carra e John Caniglia ha riportato entusiasmo come i tempi in cui rossazzurri militavano in Serie A. Un’affluenza pazzesca allo stadio, con tante famiglie che sono tornate a presenziare i gradoni del Massimino: uno degli obiettivi della dirigenza etnea era proprio questo. La scarsa affluenza delle stagioni passate e le tante vicissitudini avevano allontanato molti catanesi dal Catania. Quindi, riportare i bambini allo stadio, formare una nuova generazione di tifosi è una delle basi del progetto Pelligra, per ridare orgoglio e appartenenza ad un club che vanta 17 presenze in A e 34 in Serie B.
I progetti di Ross Pelligra per il suo Catania non si fermano al campo. In Serie D la squadra di Giovanni Ferraro sta macinando punti su punti e al momento vanta un margine di vantaggio di dieci punti sul Lamezia Terme secondo in classifica. Un altro grande obiettivo dell’imprenditore australiano è creare infrastrutture sportive nel territorio etneo, proprio per coltivare un buon settore giovanile per crescere la squadra che verrà e nuovi giovani talenti. Proprio per questo la società rossazzurra sta valutando carte e numeri per l’acquisto di Torre del Grifo, il centro sportivo situato a Mascalucia (CT) costruito nel 2011 da Antonino Pulvirenti e fiore all’occhiello per molti anni dei siciliani.
Al momento il centro si presenta in stato di abbandono in attesa di un nuovo acquirente. Lo stesso Grella alla presentazione del libro di Gianluca Di Marzio “Grand Hotel Calciomercato” ha ribadito che per Torre del Grifo serviranno campi per il settore giovanile. Intanto il Catania si sta allenando al Totuccio Carone di Ragalna (CT), a 800 metri di quota sull’Etna, a venti minuti di macchina dal capoluogo etneo. Ma l’obiettivo di Pelligra è riportare la squadra quanto più vicina alla città e non sembra un caso che la dirigenza etnea abbia adocchiato il campo di Nesima. Questo terreno di gioco si trova in città, non lontano dal Massimino, e quindi andrebbe a riallacciare un legame con i catanesi e con i tifosi.
Un altro tassello importante per Ross Pelligra è lo Stadio Angelo Massimino, situato nel quartiere Cibali. Dal 1935 è il campo casalingo del Catania e ha vissuto tanti ammodernamenti, quattro gare della Nazionale Italiana (tra prima squadra e under 21), due partite internazionale di rugby e le Universiadi del 1997. Al Cibali i rossazzurri hanno vissuto match memorabili: dal 2-0 all’Inter di Helenio Herrera alle vittorie nei derby contro il Palermo, oltre che a conquista di salvezze memorabili o l’ultima promozione in Serie A del 28 maggio 2006 contro l’Albinoleffe.
Come tanti stadi italiani, il Massimino presenta tante problematiche e Pelligra vuole riportare l’impianto un modello per l’intera regione Sicilia. In questi giorni il Comune di Catania ha pubblicato una nota sul bando di assegnazione per il restyling dello stadio:
“Proprio gli spogliatoi, già dalla prossima settimana, diverranno teatro del primo dei tanti “micro-cantieri” che verranno aperti allo Stadio, nel rispetto di quanto concordato con la Società Catania SSD, in occasione della riunione congiunta di qualche giorno fa: tutti i lavori verranno eseguiti salvaguardando la piena capienza dello Stadio e senza intaccare l’attività agonistica.”
Quindi l’assist della classe politica siciliana e catanese fa in modo che la dirigenza etnea potrà usufruire dell’ammodernamento dello stadio pronto ad ospitare match di rilievo del Catania e anche dalla Nazionale Italiana.
A cura di Federico Rosa