Cavese-Nardò si prende la scena del Girone H: previsto sold-out

Prima contro seconda, un match dal sapore di Serie C: Cavese-Nardò è alle porte. Tra due giorni, infatti, le due grandi squadre del girone H si sfideranno al “Simonetta Lamberti“. La formazione allenata da Emanuele Troise occupa stabilmente, da tempo, il vertice della classifica. Gli uomini guidati da Nicola Ragno invece, sono reduci da una serie di risultati utili che hanno portato la squadra al secondo posto, a soli tre punti di distanza dalla capolista.

Fino ad oggi, Barletta compreso, sono le formazioni che hanno dimostrato più continuità rispetto alle rivali. Nonostante, da entrambe le parti, non sia mancato qualche passo falso.

Grande attesa da parte delle tifoserie di Cavese e Nardò

A Cava dei Tirreni è già partita la corsa al biglietto. La prevendita, iniziata giovedì, pare sia partita subito forte. Per la Cavese vincere non chiuderebbe il discorso campionato ma consentirebbe di allungare nuovamente il distacco. Il pubblico di Cava è a conoscenza dell’importanza della partita e c’è grande entusiasmo attorno alla propria squadra.

Nardò

Lo stesso entusiasmo non manca ai tifosi del Nardò. I granata credono nella promozione, come dimostrato dal mercato invernale e dal progetto del ‘nuovo stadio’ adeguato per la Serie C. I risultati confermano gli obiettivi della formazione di Ragno che domenica, in caso di vittoria, potrebbero raggiungere gli avversari al vertice della classifica. Prevista una grande partecipazione anche da parte della tifoseria neretina, che dovrebbe partire in massa per la Campania.

Obiettivo Serie C

Entrambe le squadre hanno un obbiettivo comune: la promozione. La partita di domenica non sarà decisiva, in quanto restano ancora dodici partite da giocare. Una vittoria, tuttavia, potrebbe valere come una grossa dose di adrenalina, mentre una sconfitta potrebbe essere un brutto colpo psicologico da incassare. Motivo per cui sia Cavese che Nardò cercheranno di dare il 100% sul rettangolo di gioco. Lo spettacolo sugli spalti non mancherà, con l’auspicio di poterlo vedere anche in campo. Le premesse ci sono tutte.

A cura di Francesco Giudice

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