Cerignola, Quarto: “Pronti per queste dieci finali”
Secondo pareggio nelle ultime tre giornate per l’Audace Cerignola, che non va oltre il 2-2 con il Nardò. I granata, dal canto loro, dopo il successo nel recupero contro l’Altamura, trovano un altro importante punto nella corsa salvezza. Il Cerignola, nonostante il pareggio, rimane a +6 dal Bitonto, fermato sull’1-1 dall’Atlamura.
Alla fine del match contro il Nardò è intervenuto il presidente del Cerignola Danilo Quarto che ha commentato il match.
Una vittoria solo sfiorata
Nel corso del match contro i neretini, il Cerignola ha trovato prima la rete del vantaggio con Tascone, ma Mengoli 7′ più tardi ha rimesso il punteggio in parità. Al 69′, nonostante l’inferiorità numerica, la capolista si riporta avanti con Malcore, prima del definitivo 2-2 di Caputo su rigore.
Il numero uno gialloblù, in virtù del doppio vantaggio sprecato, si dice leggermente rammaricato.
“Non era una partita facile, perché il Nardò veniva dalla vittoria contro l’Altamura e noi mercoledì abbiamo disputato un impegno non semplice al di là del risultato finale (4-2 contro il Gladiator in Coppa Italia ndr). Sapevamo di venire in un campo ostico, contro una squadra di tutto rispetto, che non merita la posizione in classifica che ha in questo momento. I granata, anche a Cerignola, avevano dimostrato di fare un ottimo calcio e studiare bene gli avversari.
La mia squadra ha avuto 3/4 occasioni nitide e poi siamo passati in vantaggio, in un partita difficile da sbloccare, per ben due volte. Siamo rimasti in 10 per quasi 40’ ed è un pareggio che lascia un po’ di rammarico, ma ci prendiamo questo punto. Sul 2-1 abbiamo sbagliato tre azioni da gol, ma nell’arco dei 95′, complessivamente, è un pareggio giusto“.
La Serie C distante 10 partite
Sono solo 10 le partite che mancano alla fine del campionato e il Cerignola è in testa al girone H con 6 punti di vantaggio da Bitonto e Francavilla.
“Quello di oggi è il 26esimo risultato utile consecutivo tra campionato e Coppa Italia, ma pensiamo già al prossimo impegno. Il campionato finisce il 15 maggio e l’asticella si alza sempre di più. Quando vengono in casa della capolista tutte le squadre fanno la partita della vita. Posso dire che sono scontri diretti anche quelli contro squadre con cui c’è uno scarto ampio, perché possono essere partite imprevedibili. Lo dico dal 9 agosto: dobbiamo pensare solo alla nostra squadra e al nostro gruppo. Lo staff tecnico è pronto ad affrontare queste 10 finali“.