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Non solo Spalletti e Indiani: anche Ramerini premiato al “Certaldo nel Pallone”

Certaldo centro del calcio italiano. Mai come quest’anno, la cittadina toscana ha avuto un’importanza per nel mondo del calcio tricolore dilettantistico e professionistico. Un 2023 ai limiti della perfezione: nella giornata di ieri, la città ha celebrato i propri eroi e la squadra locale, tornata nel maggior campionato dilettantistico.

Premiati con la “Cipolla d’Oro”, Luciano Spalletti e Paolo Indiani che hanno riportato al successo rispettivamente Napoli e Arezzo. Protagonista dell’evento anche l’allenatore del Certaldo, Alberto Ramerini premiato per aver riportato i viola in Serie D.

Alberto Ramerini, allenatore Certaldo (fonte: Facebook)

Le congratulazioni del Certaldo a Ramerini: “Un grande contributo umano e tecnico”

“Insieme a Luciano Spalletti e l’ex allenatore del Certaldo Paolo Indiani, l’attuale tecnico viola Alberto Ramerini è stato premiato ieri sera all’evento “Certaldo nel Pallone” con la Cipolla d’Oro, per aver portato con orgoglio e tanti risultati positivi il nome di Certaldo in giro per l’Italia.

Luciano Spalletti, Paolo Indiani e Alberto Ramerini (fonte: Facebook)

Nell’attesa della prossima grande sfida, la società, a nome del Presidente Massimo Boschini, si complimenta e ringrazia ancora una volta Alberto Ramerini per il contributo tecnico ed umano portato all’ASD Calcio Certaldo negli ultimi 5 anni. Congratulazioni mister!”.

La stagione della promozione con il Certaldo

Merito di un ottimo percorso in Coppa Italia Eccellenza, il club viola si è guadagnata la promozione al prossimo campionato di Serie D.

“La Serie D non era nei nostri pensieri”. Queste le parole di Ramerini che mai si sarebbe aspettato di raggiungere un traguardo tanto ambito quanto ambizioso. Se non fosse stato per il cammino in coppa i toscani avrebbero comunque raggiunto i playoff ma l’ingresso alle semifinali hanno offerto un’occasione unica.

A.S.D. Calcio Certaldo (fonte: Facebook)

Un quarto posto in Coppa Italia che vale la Serie D, il motivo? Le altre semifinaliste, presenti nel tabellone finale, avevano già automaticamente in pugno il primato nei loro rispettivi gironi. Per il Certaldo, dunque, porte spalancate verso una promozione insolita ma altrettanto emozionante.

Non una canonica promozione ma, comunque, un percorso che ha riacceso la passione ad un popolo intero e una tifoseria che da diversi anni aspettava questo momento. E ora, sognare non costa nulla.