Nella serata di ieri, giovedì 1 giugno, il Chieti ha presentato la stagione 22/23. Tanta la voglia di far bene. Lo slogan del presidente Ettore Serra? “Noi Ci Crediamo”
“La Serie D non mi interessa. Sono venuto a Chieti per riportare il Chieti in serie C” Queste le parole del Presidente Serra, riportate da ‘Il giornale di Chieti’. “Ci sono ambizioni supportate da una attenta programmazione. L’anno scorso siamo partiti in fretta, tra mille problemi e in un clima di scetticismo generale che hanno acuito le nostre iniziali difficoltà – prosegue – . Abbiamo anche commesso errori, sicuramente, però alla fine è giunta una bella salvezza e se non avessimo gettato via punti preziosi in non pochi finali di partite, avremmo potuto anche ottenere un piazzamento migliore”.
Il Chieti di Serra è motivato. E se da una parte c’è già uno slogan ben delineato, per la parte tecnica bisognerà attendere. “Ne parleremo dopo il 30 giugno a campagna acquisti aperta, ma già ora, ovviamente, ci stiamo guardando intorno. Idee chiare e tempo a disposizione, i presupposti necessari per un buon lavoro stavolta non mancano”. I neroverdi, che hanno chiuso la stagione con un 2-0 ai danni del Matese, sono riusciti a raccogliere 46 punti. Uno ‘score’ che certifica, quindi, l’ottavo posto nel girone F di Serie D. A +9 dalla zona playout, -6 da quella playoff.
Maurizio Chianese, condottiero della squadra abruzzese dal 10 novembre scorso, si è raccontato nel corso di una lunga intervista sui canali del club. “Ho cercato di dare tranquillità. La piazza voleva un risultato importante, è lecito aspettarsi risposte importanti. Promisi ai tifosi che la squadra poteva essere anche la più ‘scarsa’ del girone, ma che ogni domenica avrebbe dato il massimo per questa città“.
Chianese si racconta. “La domenica, gli attori principali sono i calciatori. L’allenatore deve fare meno errori possibili. La partita la prepari, la studi. Magari, a volte, degli episodi possono cambiarla. Bisogna essere bravi a leggere le dinamiche. Se le cose non vanno in un certo modo, quando entri nello spogliatoio cerchi di motivare e controllare dove si sta sbagliando“.