Chievo, Campedelli parla in conferenza stampa: il motivo

Giovedì 9 giugno, alle ore 15:15, Luca Campedelli – ex presidente del Chievo – ha programmato una conferenza stampa al Bottagisio a Verona. Campedelli, pronto a tornare nel calcio, sarà accompagnato dall’Avvocato De Bosio. Campedelli ha infatti deciso di uscire allo scoperto sulla storica sentenza del Consiglio di Stato, parzialmente sospesa sino alla camera di consiglio deI 23 giugno 2022. Intanto, il presidente del Chievo ha chiuso l’accordo con il Sona e in attesa di notizie dagli organi federali, sta preparando il progetto che permetterà al Chievo Verona di tornare nel calcio.

Chievo-Campedelli, cosa dice la sentenza

Campedelli spiegherà come, secondo la sentenza, sia venuta parzialmente a galla la verità su quella che – secondo il presidente del Chievo – è un’ingiustizia. I fatti sono in relazione all’esclusione del Chievo dall’ultimo campionato di Serie B. Nella sentenza si legge che – in ragione di tale decisione – non possono essere tesserati i giocatori del Chievo Verona svincolati dopo il comunicato ufficiale del 3 agosto 2021.

Ciò vale però per chi al momento non è tesserato con alcuna società. Per chi, invece, è legato ad altre società fino al 30 giugno, il tesseramento non decade. Per questo motivo, il presidente clivense ha organizzato una conferenza stampa per chiarire tutto. Secondo Campedelli, questo è appunto un primo passaggio per ripristinare la verità in futuro.

Campedelli pronto a tornare nel calcio: la situazione

Vi avevamo già anticipato la volontà di Campedelli di tornare nel calcio. Adesso è praticamente certo: l’ex presidente del Chievo ha chiuso l’accordo con il Sona. In attesa di risposte dagli organi federali e dalla Lega, sta preparando un nuovo progetto che permetterà al “suo” Chievo di tornare nel calcio.

Campedelli prenderà il 100% o il 70% delle quote e questo è il tema su cui stanno trattando le parti. Gli scenari possibili sono diversi. La volontà di Campedelli è di chiamare la società Chievo Verona, ma se questo non dovesse essere accettato dalla Federazione, potrebbe chiamarsi Chievo-Sona per poi riprendere lo storico nome l’anno successivo. Una volta concluse queste operazioni inizierà a essere formata la squadra.

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Redazione