Chievo, Campedelli pronto a tornare nel calcio: la situazione
Diciassette partecipazioni al campionato di Serie A e una storia di un piccolo quartiere che si è fatto spazio tra i grandi, disputando un preliminare di Champions League nel 2006/07. La favola del Chievo, scomparso l’anno scorso dopo esser stato escluso dai campionati per inadempienze tributarie, potrebbe ripartire dai dilettanti, ancora con Luca Campedelli. Presidente dal 1992 al 2021, l’imprenditore italiano ha ancora voglia di investire nel mondo del calcio e di far rinascere il Chievo dopo un anno di sole attività di settore giovanile. No, non con la Clivense di Sergio Pellissier, indicata come il “nuovo” Chievo, ma rilevando un titolo (probabilmente) di Serie D e provando da subito a tornare tra i professionisti.
Chievo, una nuova rinascita con Campedelli
Campedelli vuole tornare nel mondo del calcio da subito e la volontà non l’ha mai nascosta. Negli scorsi mesi si era aperta un’opportunità di fusione con il Sona, club del girone B di Serie D. Il club veneto si è addirittura allenato per un periodo anche nel centro sportivo del Chievo. Poi per questione di carattere federale e burocratico, con il passare del tempo, l’ipotesi si è raffreddata. Adesso pare che la voglia di Campedelli si sia riaccesa e voglia tornare nel calcio: ad oggi l’ipotesi Sona è quella più probabile, ma non è detto che la fusione avvenga necessariamente con il club rossoblù.
Una cosa è però certa: Campedelli vuole tornare nel calcio, vuole far rinascere il “suo” Chievo partendo da una categoria dilettantistica per provare subito a tornare grandi. Magari ricominciando a sognare, memore di quel preliminare di Champions League contro il Levski Sofia.
Maule, ds del Sona: “Non so quanto sia fattibile”
Nessuna voce ufficiale e nessun accordo tra Sona e Chievo, nonostante la voce sia insistente. In esclusiva a seried24.com, nel corso di una lunga intervista, l’attuale ds del Sona – Gabriel Maule – si è espresso così. “È un’ipotesi che viene accostata al Sona già da mesi. Non so quanto sia possibile e fattibile, ma se dovesse concretizzarsi sarebbe una grande cosa per l’ambiente. Con Pacione, uno degli uomini di Campedelli e persona che conosco bene, non abbiamo mai approfondito il discorso“.
“La volontà di Campedelli c’è, se no avrebbe dismesso l’attività del Bottagisio Sport Center. L’amore per il calcio non gli è passato, ma il concretizzarsi di questa ipotesi di cui si parla, non so quanto sia vera e possibile. Se un giorno me ne dovessero parlare e mi dovessero coinvolgere nel progetto, sarei felicissimo. Ovviamente non sarei io a decidere, ma loro“.