Avevamo già anticipato la volontà di Luca Campedelli, storico presidente del Chievo Verona, di rifondare la sua squadra ripartendo dalla Serie D, dopo i fatti che hanno portato all’esclusione dalla Serie B e al conseguente divieto di iscriversi a qualunque campionato. Adesso questo ritorno sta per diventare realtà, nonostante quest’anno abbiamo conosciuto una nuova realtà rappresentante la frazione veronese di Chievo, ovvero la Clivense – creata dall’ex bandiera gialloblù Sergio Pellissier.
Campedelli sta trovando l’accordo per prelevare il Sona, società veneta che quest’anno si è classificata 13° nel girone B di Serie D, che ha anche avuto risalto con gli ingaggi dell’ex terzino di Inter e Roma Maicon e del cantante Enrico Ruggeri negli scorsi anni. L’accordo è stato raggiunto: l’ex presidente del Chievo dovrebbe ritornare a essere presidente del suo Chievo, che però assumerà nuova forma.
Campedelli prenderà il 100% o il 70% delle quote e questo è il tema su cui stanno trattando le parti. Al momento la fusione tra i due club (Chievo Verona e Chievo), Noif alla mano, non è possibile tecnicamente per la diversa tipologia di società.
In attesa di un appuntamento con la Lega Nazionali Dilettanti e con la FIGC per stabilire il tutto. Gli scenari possibili sono diversi. La volontà di Campedelli è di chiamare la società Chievo Verona, se questo non dovesse essere accettato dalla Federazione allora la squadra si chiamerebbe Chievo-Sona. Una volta concluse queste operazioni inizierà a essere formata la squadra a partire dall’allenatore.
La volontà è di presentare il progetto la prossima settimana. Intanto Campedelli è al lavoro anche per poter far giocare la squadra a Verona e non a Sona. Sono giorni di lavoro per trovare accordi con gli impianti cittadini. È stato sondato il terreno con la Virtus Verona, ma non c’è stata risposta positiva. Se non dovesse essere trovato nessun accordo, il campo di casa sarà a Sona.