Giornata importante per il futuro del calcio veronese. Alle ore 15:00 è infatti prevista l’apertura delle buste con le offerte per l’appropriazione del marchio Chievo. In caso ci fosse più di un’offerta, si darebbe il via all’asta. Tra le avance è prevista anche quella della Clivense di proprietà di Sergio Pellisier. Lo storico ex capitano gialloblù ha aperto un progetto di crowdfunding che ha visto raccogliere la cifra di 900mila euro ed ora sembra avere pronta un’offerta. Dall’altra parte c’è l’ex presidente Luca Campedelli, che da tempo prova a ridare vita al suo ex club.
Luca Campedelli ci aveva provato all’inizio della scorsa stagione con il Sona, club all’epoca in Serie D (poi retrocesso in Eccellenza). La nascita del nuovo Chievo Sona era data ormai per fatta. Il progetto di Campedelli era pronto a partire con tanto di comunicato ufficiale che ne dava l’annuncio. Poi il passo indietro, sotto le pressioni burocratiche dei curatori fallimentari del Chievo Verona.
Il secondo tentativo di Campedelli è piuttosto recente ed è con il Vigasio. Il copione però è il medesimo: nuovi proclami, tanto entusiasmo, ma ancora il veto dei curatori fallimentari a spegnere sul nascere il progetto.
Soltanto 19 giorni fa, durante un’intervista a Sky Sport, Sergio Pellissier parlava così della possibilità di acquisizione del marchio Chievo nella sua Clivense: “È all’asta insieme alla matricola e quindi, sentendo anche tutti i nostri soci e le persone che girano intorno alla società, vorrebbero provare a riportarlo a casa. Il marchio non è di una sola persona, ma di tutte quelle che lo hanno amato. Deve ritornare a tutti coloro che hanno avuto la passione di venire a vedere tutte le partite nonostante le sofferenze di ogni singola partita“.