Festa Città di Gallipoli: il sogno Serie D è realtà
Finalmente il sogno è ora realtà: il Città di Gallipoli è promosso in Serie D. Dopo il 4-1 dell’andata in Puglia, i giallorossi hanno perso ad Agropoli per 2-1, ma sono riusciti comunque a conquistare la promozione in quarta serie. Un club cittadino torna in Serie D dopo 8 stagioni tra i dilettanti pugliesi.
Città di Gallipoli in Serie D, la stagione
La squadra, allenata da Alessandro Carrozza, ex calciatore di Gallipoli, Taranto, Pisa, Varese, Verona, Lecce e Nardò, ha concluso la regular season al primo posto del girone B di Eccellenza Pugliese. Ai play-off, ha battuto l’Ugento nella finale del proprio raggruppamento, ma ha perso contro il Manfredonia per 5-4 dopo i rigori nella finalissima contro la vincente dei play-off del girone A. Il Città di Gallipoli, dunque, si è dovuto accontentare di disputare gli spareggi nazionali per tentare l’approdo in Serie D.
Al primo turno, i giallorossi hanno battuto il Città di Sassi Materi per 3-0 (2-0 all’andata, 1-0 al ritorno). Nel secondo e decisivo turno, la squadra ha messo una grossa ipoteca nella promozione nella sfida di andata contro l’Agropoli in casa, vincendo per 4-1, grazie alle reti di Benvenga, Sansò, Quarta e Oltremarini. Al ritorno, però, i campani hanno messo a rischio questo traguardo, andando avanti per 2-0: i salentini, però, sono riusciti ad evitare un passivo peggiore, segnando a 10 minuti dalla fine con Perchaud e conquistando la Serie D.
I protagonisti della promozione
La chiave del successo del Città di Gallipoli di Alessandro Carrozza è il suo 3-5-2, versatile e propositivo. Il portiere Passaseo ha trovato nell’esperienza di Benvenga e Fruci le chiavi per subire meno gol possibile. Gli under Chiatante e Oltremarini (scuola Lecce) si sono messi in evidenza a centrocampo. Sono stati aiutati a centrocampo dal dinamismo di Caputo e Sansò e la saggezza tattica di Scialpi. In attacco, Quarta, Iurato e Perchaud hanno garantito un buon bottino di reti. Questi sono stati gli ingredienti che hanno permesso al club di raggiungere la Serie D, una categoria che mancava in città da 8 stagioni.