Pochi giorni fa, dopo il goal al Wanda Metropolitano, abbiamo riassunto la bellissima favola di Junior Messias, scoperto da Ezio Rossi, ex calciatore del Torino e oggi allenatore del Città di Varese. E proprio al Città di Varese c’è un calciatore nigeriano che sta vivendo un momento magico, con un percorso molto simile per certi versi a quello di Messias: parliamo di Kenneth Obinna Mamah, nigeriano classe ’98 già a quota 8 goal in campionato.
L’attaccante del Varese ha realizzato una doppietta – la sua seconda in campionato – e un assist nell’ultima vittoria per 4-2 sulla Sanremese, ma appena due anni fa giocava in Prima Categoria: come Messias dunque arriva in alto dal basso in pochissimo tempo, ma non è l’unica analogia con il trequartista brasiliano del Milan.
Mamah nasce a Enugu, in Nigeria, nel 1998, ma fa il suo esordio in Italia nella stagione 2019/20, con la maglia del Lucera, squadra pugliese di prima categoria. Al suo primo campionato realizza ben 14 reti e trascina la sua squadra a vincere il campionato, raggiungendo la Promozione.
L’anno dopo arriva la grande occasione. Le sue potenzialità non passano inosservate e dopo un grande campionato con il Lucera, arriva la firma con il Varese nella stagione 2020/21. Lo scorso anno ha dovuto però fare i conti con alcuni problemi al legamento collaterale e ha giocato solo 14 partite con la squadra lombarda, senza mai segnare. Ha comunque superato a pieni voti il triplo salto di categoria, mettendo già in evidenza le sue doti tecniche.
Poi, quest’anno, il boom. Ezio Rossi decide di schierarlo come (seconda) punta del suo attacco e Mamah non solo ha più liberta di spaziare sul fronte offensivo, ma lo sta ripagando con ben 8 goal in 13 presenze.
Ma perché la sua storia è simile a quella di Messias? Innanzitutto, un punto in comune è sicuramente la rapida ascesa da categorie decisamente più basse – UISP per Messias, Prima Categoria per Mamah – con pochissimi problemi di ambientamento. Sicuramente non un fattore scontato, considerando che ritmi, qualità e allenamenti sono totalmente diversi.
Un’altra analogia, puramente tecnica, riguarda le caratteristiche dei due. Il dribbling secco, le finte di corpo, la rapidità e l’imprevedibilità nell’uno contro uno di Mamah ricordano a tratti quelle di Messias. Non a caso infatti, i due hanno come ruolo prediletto quello di seconda punta, essendo abili a svariare sulla trequarti avversaria e ricevendo tantissimi palloni tra le linee.
Ultimo punto in comune, ma non per importanza – quasi come uno scherzo del destino – entrambi hanno incrociato Ezio Rossi all’inizio della loro carriera. L’allenatore del Città di Varese ha creduto tantissimo in Messias – portandolo con sé al Casale – e crede tanto anche adesso in Mamah, capocannoniere della squadra lombarda che non ha nessuna intenzione di fermarsi.
A cura di Domenico Cannizzaro