Città di Varese, presentato ricorso alla Corte d’Appello Federale

Il Città di Varese ha, dopo la retrocessione in Eccellenza maturata contro la Folgore Caratese, presentato ricorso alla Corte d’Appello Federale. L’episodio che potrebbe cambiare l’esito della partita è il seguente. Porte basse e addetti ai lavori costretti a scavare per consentire il regolare svolgimento del match. La società lombarda ha già presentato ricorso al Giudice Sportivo, il quale ha respinto il tutto omologando il risultato della partita dello scorso 14 maggio.

Infatti, lo stesso club biancorosso, dopo la decisione di quest’ultimo, ha deciso di non arrendersi. Ecco un tratto della nota pubblicata nella giornata di ieri. “Facendo seguito alla bocciatura del reclamo riferito alla gara playout Folgore Caratese – Varese presentato lunedì 15 maggio al Giudice Sportivo, Città di Varese comunicata da aver dato mandato all’Avvocato Mattia Grassani, esperto in Diritto Sportivo, di presentare ricorso alla Corte Federale di Appello“.

Il comunicato del Varese per il ricorso alla Corte d’Appello Federale

Promessa mantenuta. Il club comunica attraverso i propri canali ufficiali che l’udienza della Corte d’Appello Federale è fissata alle ore 11 di domani. “Il Cittá di Varese comunica che in seguito al ricorso presentato alla Corte d’Appello Federale, in merito all’irregolare svolgimento della gara playout Caratese-Varese, la stessa ha fissato per le ore 11 di domani, venerdí 19 maggio, l’udienza“.

L’episodio durante la gara

Come accennato in precedenza, la motivazione del ricorso sarebbe riconducibile a una porta più bassa dell’altezza regolamentare. Di conseguenza gli addetti ai lavori della formazione di casa si sarebbero messi a lavoro, armati di pale, per scavare sulla zona all’altezza della linea di porta.

Per restare in Serie D, dopo un trascorso anche tra i professionisti, il Città di Varese si aggrappa a questo episodio, presentando ricorso presso la Corte d’Appello Federale.

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Redazione