Cittanova, Bonanno: “Allenatore preparato e società fortissima”
L’arte dei mancini illumina il mondo del calcio da sempre, i calciatori dotati di questa natura hanno qualcosa in più rispetto agli altri, il loro piede incanta, disegna calcio. Cosa c’è di più bello?
Nulla, a maggior ragione se il tuo ruolo è quello di seconda punta con una “testa libera” per inventare calcio, fare gol e apparecchiare assist per mandare in porta i propri compagni; è quello che gli sta perfettamente riuscendo a Tommaso Bonanno, autentico protagonista del Cittanova, squadra che milita nel girone I di serie D.
L’ex Castrovillari ha trovato la sua isola felice ai piedi dell’Aspromonte difatti il suo mancino continua a regalare gioie, partita dopo partita: sono 8 i gol messi a segno in sedici partite disputate, seguiti da 7 assist.
Le parole ai nostri microfoni di SerieD24, il fantasista racconta il suo incredibile avvio di stagione e l’ottimo rendimento della sua squadra:
“Personalmente è un momento importante, sono felice per quello che sto facendo per la società e per la piazza di Cittanova, spero di continuare su questa strada – ha proseguito Bonanno – prima di tutto viene la squadra e poi gli obiettivi personali”
“Di Gaetano uno dei migliori della serie D”
Durante l’intervista va in evidenza il grandissimo lavoro svolto dalla società, la quale ha cambiato molto rispetto allo scorso anno, grazie all’arrivo di nuovi innesti che hanno permesso alla squadra di cambiare pelle. Una vera e propria rivoluzione quella presentata dal Cittanova, quest’anno a partire dal cambio in panchina con l’arrivo di Francesco Di Gaetano:
“Il mister ti dico che è uno dei migliori in questa categoria, una persona preparata, sa fare il suo lavoro, un vero professionista cura tutti i dettagli, è parte integrante del nostro gruppo. Per quanto riguarda la società: è una delle migliori che è rimasta in serie D. Vi sono persone perbene che lavorano come si deve, ti fanno sentire parte della famiglia. Quest’anno ci possiamo divertire, avendo un allenatore così preparato e una società così forte non puoi altro che fare bene.
Il settimo posto conferma le qualità della squadra calabrese. In un girone non semplice come quello I, i pianigiani sono riusciti ad imporsi in partite determinanti contro la Capolista Gelbison e il Lamezia. Lo sa bene il numero dieci giallorosso Bonanno, il quale però recrimina qualche episodio durante la gara:
“Ci mancano punti. La partita con il Lamezia è stata indirizzata dal guardalinee, il quale ha annullato due gol regolari. Noi stiamo facendo bene, prima della partita contro la Cavese avevamo fatto sette risultati utili consecutivi”
“Giorgio Corona è il giocatore più forte con cui ho giocato”
“Durante la mia carriera, uno dei migliori giocatori che ho visto è Giorgio Corona. Ho fatto la serie C con lui, giocavamo con l’ACR Messina. A 43 anni faceva la differenza – ha continuato il numero 10 – invece come allenatori durante il mio percorso mi hanno impressionato Terranova, Di Gaetano e Grassadonia che ha allenato anche in serie B”
Futuro e obiettivi
L’obiettivo è quello di ritornare al professionismo:
“Quello credo che è l’obiettivo di tutti i calciatori che giocano questa categoria, se c’è la possibilità bene sennò cercherò di fare sempre meglio” – ma la risposta più importante arriva poco dopo, alla domanda di un suo possibile rinnovo in giallorosso Bonanno risponde così: ” Con piacere, possiamo sederci a parlare con il Presidente, società del genere in giro ce ne sono poche”
Otto gol fatti, tanti dei quali di pregevole fattura ma il più bello per lui rimane quello di Portici:
“Rimessa laterale nostra, Ielo mi ha dato la palla subito, il portiere era fuori dai pali e ho messo la palla all’incrocio”
“Gelbison la migliore squadra del girone”
Un girone tosto, tante le squadre con un blasone importante. Un campionato equilibrato, quasi ogni domenica cambia la classifica soprattuto nelle zone nobili:
“Una delle migliori è la Gelbison, una squadra esperta con giocatori che giocano da tanti anni insieme. Anche l’Acireale mi ha impressionato molto. Senza parlare di Cavese e Lamezia, hanno le migliori squadre di questo girone. L’Acireale sta uscendo adesso sarà una bella lotta – ha proseguito il Palermitano – ogni domenica è una storia a sé. Quest’anno è un campionato difficile. Il Licata è una squadra importante, una squadra tosta che ha qualità e quantità come il Santa Maria Di Cilento”
La famiglia la cosa più importante
Molto spesso i calciatori vivono dei momenti non semplici, la forza di superarli è la cosa più importante. Nella carriera del 26enne vi sono stati momenti nei quali il suo dolce piede mancino non disegnava calcio come lo disegna oggi:
“Ho passato un brutto periodo il terzo anno di Gela, volevo andare via per motivi particolari con la società, poi mi sono infortunato, sono rientrato dopo tre mesi e sono andato al Como a dicembre abbiamo vinto il campionato ma ho giocato poco, non stavo bene, per fortuna c’era mia moglie con me che mi ha aiutato molto“
I suoi gol hanno una dedica speciale
Quando si gioca in casa è una “festa” per il numero 10, a seguirlo c’è sempre sua moglie con il piccolo ometto di casa, accompagnati dal suocero e dai propri genitori. Il “Morreale Proto” di Cittanova porta una particolare fortuna all’attaccante, ogni suo gol viene festeggiato sotto la tribuna dove ritrova spesso la sua famiglia:
“La dedica mia è sempre per mio figlio, mia moglie, i miei genitori, mio fratello, mia suocera tutto la mia famiglia. Sono abbastanza seguito. Al campo viene mia moglie con mio figlio e mio suocero ma quando vedo mio figlio e mia moglie che vengono allo stadio per me è una spinta in più” – ha concluso l’attaccante giallorosso.
L’arte dei mancini illumina il mondo del calcio, il mancino di Bonanno invece illumina il mondo della serie D.
A cura di Celestino Casedonte