A inizio campionato il pareggio con lo Spinea, più recentemente la sconfitta col Cattolica e in ultimo il pareggio a casa del San Martino Speme: con le ultime della classe lo Cjarlins Muzane ha faticato e non poco. Il presidente Vincenzo Zanutta si aspettava tutt’altro a inizio stagione e non l’ha assolutamente nascosto nella sua intervista al Messaggero Veneto.
Le ambizioni del club erano ben altre. Dopo 24 giornate di campionato la speranza era quella di ritrovarsi ai piani alti della classifica, in zona play-off. Il girone C della Serie D di quest’anno, però, ha raccontato una storia diversa.
“C’è più di qualcosa sbagliato – sono state le dure parole del presidente – e per questo il mio stato d’animo è tra l’essere deluso e arrabbiato. Ho provato in ogni maniera a stimolare la squadra, ma ormai l’unico obiettivo è salvarci. Dopo la sosta (il campionato si ferma domenica per il Torneo di Viareggio, ndr) affronteremo le prime due della classe (ovvero Arzignano e Union Clodiense, ndr) sperando di fare qualche punto, perché ora dobbiamo guardarci alle spalle. Ora sarebbe facile far portare la croce soltanto all’allenatore, Massimiliano Moras, ma anche i giocatori hanno le loro colpe“.
“A San Martino i tre punti erano il minimo sindacale, contro una squadra che ha faticato per tutta la stagione. La colpa va condivisa tra tutti. A partire dal presidente che ha fatto delle scelte e che sperava di dare una continuità ormai solo sognata di notte. Non si vede l’ora di finire la stagione e questo significa che si è buttato via un anno ed è tutto da rifare“, ha chiuso il presidente Zanutta.