Clivense: il piano industriale, parte oggi ufficialmente la campagna di Crowfunding

Come avevamo anticipato, oggi 27 aprile parte ufficialmente la campagna di crowfunding della Clivense. Il progetto è volto a creare un modello di calcio sostenibile e innovativo per il nostro territorio tramite la partecipazione dei tifosi. L’obiettivo iniziale, era quello di raccogliere, come base di partenza, almeno 150.000 euro che sarebbero serviti, tra le altre cose, a riscattare il titolo in Serie D per il prossimo anno. Come ci fa sapere il club veneto però, dopo 48 minuti l’obiettivo minimo del crowdfunding della FC Clivense era già stato superato. Una straordinaria raccolta di 151.300 euro e 23 sottoscrizioni.

In una lunga nota comunicata dal proprio ufficio stampa poi, il club di Pellissier annuncia il business plan con il quale ha intenzione di tornare entro il 2025 in Serie B ed entro il 2028 in Serie A. Il comunicato è diviso in tre parti in cui vengono analiticamente spiegati i passaggi che la società ha intenzione di seguire.

Parte 1: La Clivense annuncia l’apertura della campagna di crowfunding

Non è il Club di Enzo e Sergio– spiega Pellissier nella nota- ma dei tifosi e delle persone che credono in un calcio diverso“. Come avevano anticipato infatti, la campagna di crowfunding della Clivense è partita oggi. Crowfunding, letteralmente, significa raccolta fondi. In questo periodo (27 aprile-27 giugno), i partecipanti potranno donare quindi, una quota minima di 250 euro tramite la quale acquisteranno una quota della società. Chi compra una “quota” da almeno 250 euro entra nel capitale della società, maturando tutti i diritti patrimoniali e godrà di eventuali rivalutazioni della quota e dividendi. Inoltre, potrà partecipare all’Assemblea annuale dei soci. E’ pur vero però che, per poter nominare i consiglieri di amministrazione bisogna essere detentori di una quota di almeno 10mila euro“.

L’obiettivo dichiarato dalla dirigenza era quello di raggiungere i 150mila euro in 8 settimane. La cosa stupefacente è che l’obiettivo prefissato è stato raggiunto in meno di un’ora. “È bellissimo– commenta Pellissier – perché significa che abbiamo spiegato bene il senso e il valore di questo progetto. Sogno il giorno in cui nel nostro centro sportivo potremo vederci tutti quanti e stringerci la mano, da soci. Al momento mi limito ad un Benvenuti, compagni di viaggio! Ora rimbocchiamoci le maniche“.

Nonostante questo importante risultato, di certo la campagna non si ferma. Come fa sapere lo stesso club, per chi volesse unirsi all’iniziativa, il crowfunding sarà aperto su una piattaforma partecipata con Intesa Sanpaolo e raggiungibile tramite i canali della squadra.

Parte 2: la campagna della Clivense “Prendo quota”

Nella gioranta di oggi la Clivense annuncia inoltre la partenza della campagna “Prendi Quota” che avrà come testimonial Sergio Pellissier. Lo scopo della campagna sarà quello di comunicare l’ambizione della società nel creare una rete quanto più vasta possibile di investitori. Con lo scopo dichiarato di creare un modello sostenibile e unico nel territorio italiano.

La campagna- come ricorda Enrico Gastaldelli, direttore dell’agenzia che si occupa della comunicazione della Clivense– non è una semplice campagna abbonamenti. L’operazione di equity crowdfunding è un passaggio fondamentale per la società. Questa si affaccia in ambito finanziario con il vestito buono ed uno stile ricercato, senza però risultare freddo o distaccato. Lo slogan deve rimandare ad una ferma volontà del club di ambire ad una crescita societaria e sportiva che non si pone limiti

Parte 3: un nuovo concetto di calcio, ecco il piano industriale

L’ultimo passaggio del progetto nato oggi è la spiegazione del piano industriale della società. In questo sono illustrate tutte le fasi che la società sta seguendo, ed ha intenzione di seguire, per tornare ad essere grande. Il piano calcistico, precisamente riportate, è quello di iscriversi, nonostante la fresca vittoria in terza categoria, al prossimo campionato di Serie D. Da qui iniziare una rapida e decisa scalata tra le categorie professionistiche del nostro calcio. La Serie C entro il 2024 per poi iscriversi in Serie B nel 25/26 e provare il salto di categoria nella massima serie entro il 2028. Un progetto sicuramente ambizioso e pioneristico ma degno del nome che la società porta con sè.

Come ricordato nella nota ufficiale comunicata oggi: “la Clivense con questo progetto si ispira a un modello di business moderno, tipico dei top club della Premier League inglese e della Liga Spagnola. Il proprio obiettivo tecnico-sportivo è creare una società in cui sia strettissimo il collegamento tra prima squadra e le giovanili”. Proprio per questo motivo, già dalla prossima stagione il club punta ad ampliare il numero delle proprie squadre giovanili.

L’aspetto comunicativo del club

Il punto focale del progetto presentato dalla società, resta perciò quello di una forte adesione al territorio, e ai principi di sostenibilità economica e forte programmazione. Oltre il raggiungimento degli obiettivi sportivi inoltre, l’obiettivo della raccolta fondi e del progetto di business presentato è quello di costruire un centro sportivo d’eccellenza, che faccia da esempio ad altre realtà sportive. Molta attenzione inoltre è stata posta all’aspetto comunicativo. Infatti, sin dagli inizi, la Clivense ha deciso di strutturare le sue attività di marketing come una squadra di serie A. Questa scelta ha consentito, fin dal primo giorno, di presidiare tutti i canali di comunicazione sia digital (sito, ClivenseTV, social, etc.) sia tradizionali, con importanti risultati di audience.

Insomma, il progetto della Clivense è partito e non ha intenzione di fermarsi. Dati i grandi riscontri avvenuti già nei primi giorni, quello che fino a qualche tempo fa poteva sembrare utopistico ora, inizia ad essere sempre più reale.

Di Edoardo Gregori

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