In occasione della partita di domani contro la Polisportiva Bonferraro, valevole per l’assegnazione del titolo provinciale, la Clivense ha deciso di allestire all’interno dello stadio uno stand dedicato al progetto di Equity Crowdfunding.
E’ una crescita esponenziale quella che sta vivendo la Clivense, sia sotto l’aspetto sportivo che sotto l’aspetto societario. Dopo aver portato a casa il campionato di Terza Categoria veneta infatti, il club di Sergio Pellissier vuole alzare l’asticella. Come annunciato più volte nelle scorse settimane sul nostro sito, la Clivense ha avviato il progetto Crowfunding. Quest’ultimo ha l’obiettivo di creare un modello di calcio sostenibile attraverso l’aiuto dei tifosi. Sono proprio i tifosi infatti ad avere un ruolo fondamentale perché attraverso una donazione di minimo 150 euro, andranno ad acquistare una quota della società. “Mi sembra che stia andando bene” -dichiara Pellissier a itasportpress.it- “Che le persone stiano interpretando bene il nostro progetto che vuole includere il più possibile. Al di là del denaro, mi sembra che intorno a questa idea nuova di società ci sia molto interesse e questo mi piace. Perché è con i piccoli passi che si fanno i veri cambiamenti”.
L’intenzione di Pellissier e soci è orami chiara da molte settimane: tornare nel professionismo nel minor tempo possibile. Come segnato all’interno del sito dedicato al Crowfunding, “La Società ambisce ad acquisire il titolo (Serie D) prima del campionato 2022/2023 e a ritornare in Serie B entro il 2027”. Dichiarazioni senza dubbio importanti quelle che vengono espresse dal club ma che in qualche maniera, fanno capire come il progetto Clivense sia un progetto serio e con basi solide. E’ anche per questo motivo che molti tifosi hanno fin da subito aderito al progetto. Al momento infatti, 06/05/2022, andando sul sito dedicato, accanto a ‘obiettivo minimo’ (150.000 euro), le ‘adesioni raccolte’ recitano 432.776 euro; quasi il triplo rispetto al minimo richiesto. A testimonianza di come l’amore verso il calcio può tranquillamente mettere da parte l’aspetto economico.
A cura di Davide Balestra