Dopo aver conquistato la promozione in Serie D, per la Clivense è tempo di pensare al futuro. Sergio Pellissier, presidente del club, è intervenuto ai microfoni di “Arena Sport”: diverse le dichiarazioni rilasciate, anche in ottica della stagione che verrà.
Dopo una stagione – da 23 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte – culminata con la vittoria del girone A in Eccellenza, il presidente Pellissier non vede motivo per cui Allegretti, allenatore dei biancoblu, debba essere esonerato o sostituito.
“Ha vinto, non vedo perché dovremmo mandarlo via. Oltre ad essere un buon allenatore tiene molto alla Clivense”.
Per Sergio Pellissier, acquisire il marchio del Chievo Verona significherebbe molto per lui: un desiderio ricercato, con l’obiettivo di dare gioia alle persone che credono nel progetto. Ecco quanto è importante per il presidente biancoblu.
“Lo è per me così come per tutte le persone che amano il calcio pulito. Quello in cui ad esempio sono cresciuto io. Non è la Clivense di Pellissier, la Clivense è della gente. Se fossi un tifoso che crede in questi valori mi impegnerei direttamente dando una mano.
I tifosi, anziché fossilizzarsi sul nome della società, hanno guardato verso chi quel marchio l’ha amato incondizionatamente per vent’anni. Verso uno che, quando tutto è fallito, ci ha messo la faccia e assorbito pure le prese in giro di molti. Non dimentico chi ci ha attaccato in quel periodo, anche gente di calcio.
Il marchio lo voglio, lo meritano tutti i nostri sostenitori che ci hanno seguito anche in trasferta prendendosi un sacco di parole da altre tifoserie. La mia non è una ripicca, è solo desiderio di dar gioia alle persone che hanno tifato per me per tanto tempo. Di chi mi ha fatto sempre sentire a casa, motivo per cui dal Chievo non sono mai andato via“.