La stagione di Serie D 2023/2024 è ormai alle porte, e tra i tanti club che si stanno preparando in giro per il Belpaese c’è per la prima volta anche il Club Milano, allenato da Giuseppe Scavo. Una realtà calcistica nata appena nel 2017, dalla fusione con la ex Vigejunior, che in appena sei anni è riuscita a raggiungere il massimo campionato dilettantistico, e ora sogna in grande. Oltre alla prima squadra, poi, la società vanta uno sviluppatissimo settore giovanile, che ha recentemente superato i 700 iscritti.
Tre impianti di proprietà, un vivaio all’avanguardia e una prima squadra bella e “green”. Questi i punti forti del club meneghino, che alimentano la tanta voglia di stupire e di dimostrare qualcosa al calcio italiano. Vincere con i giovani è possibile, e il Club Milano vuole farlo anche in Serie D.
In esclusiva ai nostri microfoni ha parlato, oltre al presidente Guido Marrone, anche l’allenatore Giuseppe Scavo, confermato con l’intero staff dopo la cavalcata della passata stagione in Eccellenza.
“Questa è una società diversa dalle altre, la prima cosa da fare sarà mantenere la categoria. Solo il tempo ci dirà l’obiettivo reale, intanto noi siamo ambiziosi ma dobbiamo anche essere umili” ha commentato l’allenatore.
Iniziato da pochi giorni il ritiro sotto il sole del torrido caldo milanese, l’allenatore del club biancorosso Giuseppe Scavo è intervenuto ai nostri microfoni. Durante l’intervista ha affrontato diversi argomenti, a partire dalla fiducia ricevuta attraverso il rinnovo, per finire con gli obiettivi per la stagione in vista. Quello che è certo è che il Club Milano utilizzerà la sua prima, storica, apparizione in Serie D come un trampolino di lancio, e non come un traguardo.
“Le sensazioni di questi primi giorni sono positive, anche perché abbiamo dato continuità al lavoro che è appena finito – esordisce Scavo -. Noi abbiamo finito il 18 giugno arrivando in fondo ai playoff. I ragazzi hanno fatto a malapena un mese di riposo e siamo già ripartiti. Siamo una buona ossatura della squadra che ha vinto l’Eccellenza, quindi le sensazioni sono positive.
Stiamo lavorando, stiamo facendo fatica, però siamo ottimisti per la stagione che sta per iniziare“.
Al ritiro pre-stagionale si presentano alcuni volti nuovi ma anche e soprattutto molti visi già ben conosciuti da queste parti. Per dare continuità, nel pieno rispetto dell’identità del Club Milano, la società ha voluto confermare la stragrande maggioranza della rosa vincitrice degli Spareggi Nazionali. Dopo l’allenatore stesso e l’intero staff, sono stati via via annunciati anche i rinnovi contrattuali di molti calciatori biancorossi.
A tal proposito, Giuseppe Scavo ha commentato così. “Abbiamo fatto una scelta coraggiosa di continuità che fanno in pochi perché di solito la maggior parte delle squadre che vince l’Eccellenza decide di cambiare. Però questa è una società diversa dalle altre che ha puntato su dei giovani e ha vinto l’Eccellenza l’anno scorso con la squadra più giovane del girone e un’età media bassissima“. I dati, infatti, raccontano di una squadra con età media posta a 20.7 anni, che mette in campo il giocatore più ‘anziano’ nel capitano Andrea Monzani, nato appena nel 1998.
“Pensiamo che ci sono giocatori che hanno un futuro – continua l’allenatore -. Abbiamo dovuto cambiare qualcosa perché comunque gli under cambiano in Serie D, quindi abbiamo messo dentro altri giovani importanti che dovranno abituarsi subito alla filosofia del Club Milano. Questa, secondo me, è fatta di lavoro ed ovviamente entusiasmo, che ci ha portato questo risultato che per molti non era pronosticabile. Cambiamo soprattutto qualche giovane ma la nostra identità e la nostra filosofia sono le stesse“.
Come raccontato al termine della stagione passata, il progetto della società meneghina è a lungo termine. “Puntavamo a far maturare questa stessa squadra per la stagione 2023/24, in modo da provare il grande salto, ma siamo riusciti nell’impresa con un anno d’anticipo” aveva dichiarato il dg Erario ai nostri microfoni. Eppure, come noto, la società biancorossa ha centrato l’obiettivo prima del previsto e quindi giocherà la Serie D ‘ante tempus‘. La mentalità societaria, però, non cambierà e l’allenatore del Club Milano Scavo lo sottolinea con fermezza.
“È normale che comunque siamo una neopromossa e quindi la prima cosa da fare sarà mantenere la categoria, ma senza porcela come unico obiettivo. Credo che dovremmo iniziare a calarci nella categoria e vedere a che punto siamo. È una sorpresa un po’ per tutti. Molti giocatori sono giovani, la D non l’hanno mai fatta ma hanno un potenziale importante e quindi secondo me solo il tempo ci dirà l’obiettivo reale. Siamo ambiziosi ma dobbiamo anche essere umili. All’inizio è facile dare obiettivi ma poi bisogna vedere strada facendo come reagisce la squadra“.
L’allenatore, infine, conclude così le sue considerazioni in vista della stagione 2023/2024, la prima storica in Serie D per il Club Milano. “Sicuramente cercheremo di fare lo stesso calcio che abbiamo provato a fare l’anno scorso. Non saliamo di categoria e decidiamo di cambiare idea di calcio. La nostra mentalità è quella di cercare di tenere il pallone e dominare le partite pur sapendo che gli avversari saranno diversi. Questo non può spaventarci e non cambieremo modo di approcciare le partite.
La squadra è giovane, è intensa, è una formazione che difenderà in tanti e attaccherà in tanti. Sotto questo punto di vista non cambieremo. Abbiamo dato conferma all’asse centrale dell’anno scorso e abbiamo inserito qualche giovane. Ora bisogna partire per capire se abbiamo fatto la scelta giusta. La mentalità però lo è“.
Insomma, è tutto pronto per l’inizio della nuova stagione di Serie D e il Club Milano si candida come una delle protagoniste nei gironi del Nord Italia. Dalle conferme di capitan Monzani a quella del bomber societario Petar Ranković, fino agli importanti innesti di Grechi e Goffi, scuola Inter.
Progettualità, lungimiranza e tanta voglia di stupire. Queste le parole chiave del percorso ancora molto giovane della società biancorossa. Come già dichiarato più volte, la volontà è chiara: rappresentare la città di Milano subito dopo Inter e Milan. Che la missione abbia inizio.
A cura di Simone Bianchi