Home » Compagno verso la Nazionale, ds Corallo: “Ha qualità e fiuto del gol. Ricorda Toni”

Compagno verso la Nazionale, ds Corallo: “Ha qualità e fiuto del gol. Ricorda Toni”

Andrea Compagno

Andrea Compagno sembra ormai pronto a ricevere la convocazione di Roberto Mancini per i prossimi impegni dell’Italia. In piena emergenza attaccanti, con gli infortuni di Immobile, Raspadori e non solo a cui badare, la Nazionale si trova in difficoltà. Gnonto e Kean le soluzioni maggiormente percorribili al momento per il ruolo di prima punta nei prossimi impegni di qualificazione a Euro 2024, ma l‘attaccante dello Steaua Bucarest sembra rappresentare un’opzione validissima. “Lo seguo già da due anni”, ha confessato lo stesso ct Roberto Mancini.

Compagno Italia Mancini

Partito dai dilettanti, ammaliò il Torino con le sue qualità. Nel settore giovanile granata, però, non trovò grande fortuna, la stessa che ha trovato passando dalla Serie D al campionato sanmarinese, che lo ha lanciato successivamente in Romania. Lui, al momento, è l’attaccante italiano puro con più reti all’attivo in assoluto (ha segnato anche più di Immobile e Balotelli). Ci ha parlato di lui Andrea Corallo, storico ex direttore sportivo del Nardò, dove ebbe già modo di apprezzare le sue qualità.

Il ds Corallo racconta Andrea Compagno: “Mi ricordò Luca Toni”

“Questo ragazzo – racconta il ds Corallo – mi sorprese quando era ancora un Under al Pinerolo: venne acquistato a gennaio dal Torino. Quando un ragazzino di Serie D viene acquistato da un club di Serie A per il settore giovanile, desta sempre parecchio interesse. Aveva trovato difficoltà al Torino e ritornò in Serie D. Giocava con il Borgosesia e non ebbe particolare fortuna, ma io già vedevo dei numeri in lui. Ha qualità, fiuto del gol, una bella stazza e colpisce bene di testa. Io già nel 2018 mi aspettavo potesse far bene, tant’è che lo prendemmo e ufficializzammo il suo arrivo, ma non rimase da noi. Poi, ha avuto fortuna in Romania, dove è riuscito a imporsi con il Craiova per il giocatore che è, fino ad arrivare allo Steaua Bucarest, penso assolutamente il club rumeno più blasonato fra tutti”.

Andrea Compagno

Lui è una prima punta molto forte fisicamente – spiega il direttore a SerieD24. Dovessi paragonarlo per caratteristiche a un giocatore che ha giocato ad alti livelli, lo paragonerei a Luca Toni, fa parte di quella tipologia di giocatori. Nel 2018 lo convinsi a firmare per il Nardò, ma pochi giorni dopo la firma terminammo già il rapporto per motivi personali: preferì non allontanarsi dalla famiglia e non giocò per noi. Spero possa tornare in Italia e riprendersi un posto importante nel suo Paese, in una squadra e un campionato importante. Bisogna rivalutarlo, perché nel nostro campionato mancano talenti italiani. Non si coltiva più il talento dei nostri ragazzi, non gli viene dato spazio. Poi ci chiediamo perché l’Italia non si qualifica a due Mondiali di fila…”.

Nardò tra presente e il passato con Andrea Corallo

Non si dimenticano facilmente otto anni passati come direttore sportivo per il Nardò. Infatti, Andrea Corallo non ha dimenticato la sua esperienza da ds del Toro: “Mi porto dietro dei ricordi straordinari di quell’esperienza, a partire dalla promozione in Serie D dai play-off al mio primo anno lì (2015, ndr). Mi ricordo i festeggiamenti e il grande trasporto dei tifosi: ricordo quando andammo a Mazara del Vallo, ci fu una carovana di tifosi. Sono quelle le emozioni che mi porto dentro”.

Nardò
Nardò

Adesso il Nardò è secondo in classifica a pari merito con il Barletta a 49 punti, a solo quattro lunghezze dalla Cavese prima, con Brindisi, Casarano e non solo alle calcagna. Me lo aspettavo che il Nardò potesse fare un campionato di vertice, ne parlo ogni giorno con i dirigenti che conosco e con cui sono in contatto giornaliero. La rosa è importante e potrà dire la sua fino alla fine. Vedere la squadra lì, a lottare la Serie C con tutte le altre, è qualcosa di veramente bello e spero possa continuare. Il girone H è sempre stato un campionato difficilissimo, è il girone delle pugliesi che fanno un gran calcio. Quest’anno le concorrenti sono tantissime, Barletta, Brindisi, Casarano e lo stesso Nardò. Tutte squadre che a livello di spettatori non hanno nulla da invidiare alle formazioni di Serie B”.

“Ho deciso di fermarmi per un anno. Tornerò la stagione prossima…”

Lo stop dopo otto anni di fila con la stessa squadra è stato programmato. Fa parte di un piano di crescita personale, ci ha spiegato Andrea Corallo: “Ho deciso prima dell’inizio di questa stagione di interrompere un rapporto di otto anni col Nardò sostanzialmente per due motivi: io e la società non avevamo più le stesse idee; in più, volevo concedermi un anno di riposo per ricominciare a guardare partite su partite, calciatori su calciatori, di ogni campionato e categoria. Quando resti per tutto questo tempo in una squadra, il rischio è quello di chiuderti in questa realtà e guardare solo partite e calciatori di quella squadra”.

“Per la prossima stagione mi piacerebbe tornare a lavorare. Nella mia testa, avrei voluto prendermi la pausa di un anno per studiare, per poi rientrare. Ho già avuto delle proposte, ma ho rifiutato con serenità per completare questo percorso. Da giugno, con un progetto serio, rientrerò…”, ha concluso il direttore sportivo.