Considerazioni sparse dopo Città di Teramo-Fermana

Il Città di Teramo torna alla vittoria dopo il tonfo di Sora e si prende il secondo posto della classifica in solitaria. Il gol di Manfredo Pietrantonio, arrivato a dieci dalla fine, piega la Fermana e fa esplodere il “Gaetano Bonolis”, terreno sul quale ai biancorossi mancava la vittoria da un mese e sette giorni.
La squadra di Pomante centra un successo meritato, contro una squadra in piena lotta salvezza e che, grazie ad un pressing molto intenso e ben condotto, aveva saputo mettere in difficoltà il Diavolo nel primo tempo. Rimandato, dunque, il tecnico marchigiano Mirko Savini, alla prima sulla panchina della Fermana, ma con la curiosità di rivedere i canarini nella prossima gara.
Tre punti importanti, che fanno salire il Teramo a quota 50 punti in classifica. Staccate Chieti e L’Aquila, fermate rispettivamente da Sora e Forsempronese, e secondo posto in solitaria. È vero che i nove punti di distacco dalla Sambenedettese sono tanti anche per pensare ad un’impresa impossibile, ma la classifica biancorossa è comunque ottima.
Di seguito alcune considerazioni dopo la partita odierna, che ha offerto alcuni spunti interessanti e che vale la pena approfondire.
Il Città di Teramo ha un problema con i primi tempi, ma anche un ottimo motivo per continuare a lottare
Se c’è qualcosa che questa partita ha evidenziato, questo è relativo a un aspetto mentale. Il Teramo di Pomante, infatti, ha un problema con i primi tempi e, di conseguenza, con l’approccio alle partite. Anche oggi i biancorossi hanno messo a referto 45 minuti molto deludenti, squarciati solo dall’incrocio dei pali colpito da Fabian Pavone. Di sicuro è un passo in avanti rispetto all’orribile prima frazione di gara (tendenza che poi si è confermata anche nel resto della partita) di Sora, ma che fa il paio con altri brutti primi tempi come quello contro il Chieti o la Vigor Senigallia. Più in generale, il Teramo ha concluso in vantaggio i primi 45 minuti di gioco solo in tre occasioni su dieci in questo girone di ritorno. Numeri che, nello stesso periodo di tempo, si fanno ancor più eloquenti se sommati quelli relativi ai gol fatti: appena 4 nei primi tempi nelle ultime dieci, ben 15 nella ripresa.
Un’altra considerazione, poi, porta a interrogarsi sulle motivazioni che i biancorossi potrebbero avere da qui a fine stagione. Come detto, dopo il pareggio nel derby contro l’Ancona, la Sambenedettese dista nove punti. Lo scoglio non è insormontabile, ma sognare l’impresa rimane difficilissimo. E allora, con il primo posto lontano e con il piazzamento ai playoff ipotecato (+12 sul sesto posto della Forsempronese), verrebbe naturale chiedersi per quale obiettivo il Teramo giocherà fino a fine stagione. La risposta è da ricercarsi nel secondo posto in classifica. È giusto affermare che i biancorossi proveranno a vincere quante più partite possibili sia per alimentare un sogno quasi impossibile che per confermare l’attuale piazzamento in classifica. Un traguardo che, a inizio stagione, appariva tutt’altro che scontato e che rappresenta una base solida per il futuro. Se, come è giusto ipotizzare, l’anno prossimo il Teramo punterà a vincere, iniziare a programmare a partire da un secondo posto potrà essere importante.

Pietrantonio un lusso per la categoria, Torreggiani una sicurezza
Passando ad alcuni commenti relativi ai giocatori, non si può non cominciare con Manfredo Pietrantonio. Suo il gol vittoria all’80’, arrivato dopo l’ennesima super prestazione. Per l’esterno classe 1998 è il quarto gol in questo campionato, ai quali vanno sommati ben 6 assist. Numeri che testimoniano una stagione sin qui assolutamente fantastica per un giocatore che meriterebbe il salto di categoria. Dopo le buone annate tra Pineto, Chieti, Cynthialbalonga e Notaresco, Pietrantonio si sta consacrando ai massimi livelli della categoria. Oltre ai chiacchieratissimi Pavone, Messori e Angiulli, per i biancorossi sarebbe fondamentale confermare anche il loro esterno sinistro.
Da un giocatore esperto, a uno alle primissime esperienze come Nicola Torreggiani. Il portierino classe 2007 ha disputato oggi la sua ottava partita stagionale (e in assoluto con i grandi), lasciando trasparire ancora una volta sicurezza. L’ex Atletico Ascoli è diventato titolare dopo l’infortunio occorso ad Alessio Di Giorgio ed ha risposto sin da subito presente. A proposito, proprio oggi Di Giorgio tornava disponibile dopo quasi due mesi, ma a partire dal primo minuto è stato comunque Torregiani. Una scelta saggia da parte di Pomante, anche considerando i pochi allenamenti sulle spalle del portiere romano, ma che testimonia come il classe 2007 goda ormai di tutta la fiducia da parte dello staff tecnico. Se per Pietrantonio c’è ancora qualche dubbio, per Torreggiani c’è la sicurezza assoluta: il ragazzo farà parte del futuro del Teramo, come testimoniato dal recente rinnovo di contratto fino al 2027.