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Cosmi: “Porto l’Arezzo ancora nel cuore”

Sono felice per la promozione, porto ancora nel cuore l’esperienza in amaranto”. Serse Cosmi e Arezzo: un legame profondo che parte da quasi trent’anni fa. Era il 1996 quando l’allora trentottenne allenatore di Perugia trascinò gli aretini dalla Serie D (al tempo CND) alla SerieC2. Un’impresa che ha replicato la formazione di Paolo Indiani che ha saputo ritornare tra i professionisti tre giornate prima della fine del campionato.

Il riscatto dell’Arezzo

2 Maggio 2021. L’Arezzo scende in Serie D da ultimo in classifica dopo la sconfitta per tre a uno contro il Cesena. “La retrocessione di due anni fa mi aveva colpito tanto in negativo. Questa è una realtà che non poteva rimanere tra i dilettanti con tutto il rispetto. Il ritorno in C è stato per me un motivo di grande orgoglio e anche una sorta di liberazione”.

Cosmi

I ricordi in amaranto di Cosmi

Tra il 1995 e 2000, Cosmi è stato l’allenatore dell’Arezzo, una squadra capace di passare dalla CND alla Serie C1, sfiorando la promozione in Serie B (decisiva la sconfitta in semifinale play-off contro l’Ancona). “Il mio Arezzo a differenza di questo era una squadra piena di giocatori giovani che venivano dall’Eccellenza e dai campionati di Serie D. Poi grazie all’arrivo di qualche giocatore più esperto e alla guida di Ciccio Graziani si è potuto creare un vero e proprio ciclo che è stato continuato anche negli anni successivi”.

Un’esperienza che ha fatto da trampolino di lancio per la Serie A e che Cosmi non dimentica, rimanendo in rapporti con vari protagonisti: “A essere sincero, ho più contatti con i giocatori che ho allenato ad Arezzo rispetto ad alcuni con cui ho fatto la Serie A. Mi sento ancora con Di Loreto, che ho allenato dalla Serie D fino alla massima serie a Perugia, poi con Bifini, Martinetti e molti altri. Per fortuna è gente che frequento ancora e sono tra i migliori amici che trovato nel mondo del calcio”.

L’importanza di Paolo Indiani

arezzo indiani

L’impresa amaranto ha un nome e cognome: Paolo Indiani. “Il top player di questa squadra è proprio l’allenatore insieme alla dirigenza che scegliendolo ha operato bene già in partenza. Paolo è un fuoriclasse e se è arrivato alla decima promozione vuol dire che sa lavorare bene in queste categorie, proponendo anche uno stile di gioco che non rinuncia alla qualità. Auguro a lui e alla società di poter fare bene anche tra i professionisti“, chiude Cosmi.

A cura di Niccolò Parenti