Dalla Promozione alla Serie C in 4 anni: la storia di Talla Souare, esterno del Licata Calcio

Talla Souare oggi è in forza al Licata Calcio in Serie D, ma ha calcato per due anni anche i campi di Serie C dopo una “battaglia legale” nel 2019.


Talla Souare nasce in Senegal nel 1997 e – dopo appena 3 anni – la mamma decide di partire per l’Italia alla ricerca di migliori fortune. Talla non la segue, ma rimane in patria con la nonna: è lei che si prende cura del nipote e lo cresce come un vero e proprio figlio. Va a scuola regolarmente e comincia a giocare a calcio già da piccolo, tra i campetti del suo quartiere in Senegal. Poi, nel 2014, quando ha ormai 17 anni, decide di lasciare il suo paese d’origine per ricongiungersi in Italia con la mamma, che lo aspettava a Forte dei Marmi, dove ha vissuto nei suoi anni italiani. E da lì comincia  la sua sì bellissima storia calcistica, ma con qualche intoppo burocratico nel percorso.

La Toscana e poi la favola Troina: gli inizi di Talla Souare


Arrivato a Forte dei Marmi, comincia da subito a giocare a calcio in una squadra locale, in cui rimane pochissimo tempo: dopo 2 mesi infatti, un procuratore gli propone la destinazione Troina, squadra siciliana militante ai tempi in Promozione, ma con grandi ambizioni. Souare decide allora di trasferirsi in virtù anche del ritorno della madre in Senegal e a Troina vive quelli che lui definisce “gli anni più belli della mia carriera”, grazie soprattutto ad uno degli allenatori che per primo ha creduto in lui: Giuseppe Pagana. Il tecnico, ex tra le altre di Acireale e Siracusa, intravede infatti subito le sue qualità e lo lancia senza paura: dribbling, velocità, rapidità e imprevedibilità sono le caratteristiche principali del senegalese, che desta sin da subito una grande impressione. Il Troina arriva secondo e perde la finale playoff per andare in Eccellenza, ma l’anno dopo viene ripescato. Poi due anni nel massimo campionato regionale e la Promozione in Serie D, dove – al primo campionato – si piazza al primo posto a pari punti con la Vibonese, ma perde lo spareggio per la promozione in C. Ed è lì che arriva la grande occasione per Souare: il patron del Troina Alì decide di rilevare le quote di maggioranza del Siracusa in Serie C e portarlo con sé  insieme a mister Pagana, ma da quel momento inizia un mini calvario per l’allora 21enne senegalese.

I problemi per il tesseramento


Sia Alì che Pagana puntavano tanto sull’apporto che Talla Souare avrebbe potuto dare al Siracusa, ma per ben 23 giornate non è mai sceso in campo a causa di un secco “NO” della FIGC, che vietava il tesseramento di cittadini non appartenenti all’Unione Europea presso società professionistiche. Parte dunque una vera e propria lotta tra il Siracusa e la Lega Calcio, al punto che il dibattito finisce in tribunale: da una parte, la società siracusana asseriva il fatto che Talla Souare era regolarmente soggiornante sul territorio italiano dal 2014; dall’altra, la Lega aveva respinto la richiesta perché, a detta loro, era un modo tutelare i vivai, i settori giovanili professionistici e i calciatori nazionali. Alla fine però il giudice ha premiato Souare, ritenendo il “NO” della Lega un comportamento discriminatorio, in quanto il classe ’97 era ormai residente in Italia ad altro titolo e non alla sua prima esperienza. Da lì, l’esterno senegalese gioca 11 partite e segna anche il primo – e fin qui unico – goal tra i professionisti.

L’approdo al Potenza e il ritorno in Serie D


Al suo primo anno a Siracusa, seppur abbia giocato poche partite, Souare gioca bene e sembra all’inizio di un’altra grande ascesa dopo quella con il Troina. A fine campionato però, sia perché da Siracusa vanno via Alì e Pagana, sia perché affermarsi nel professionismo non è mai semplice, abbandona la Sicilia e vola a Potenza, sempre in Serie C. Qui è probabilmente l’anno più buio della sua giovane, ma prolifica carriera: le presenze a fine stagione – interrotta per COVID – sono soltanto 5, nessuna da titolare. Dopo un campionato da cancellare, decide di tornare in Sicilia, in Serie D: si trasferisce infatti ad Acireale, dove ritrova il suo maestro Pagana e dove torna ad essere il funambolico esterno conosciuto a Troina pochi anni prima. Il suo bilancio è di 18 presenze, 3 goal e 2 assist, oltre a tante belle giocate. A metà campionato decide però di lasciare Acireale e approdare al Licata, dove milita ancora oggi. Dopo un’ottima seconda parte di stagione nel campionato scorso  – terminato con una rete in 11 partite e ottime prestazioni – non è ancora riuscito a lasciare il segno nell’attuale torneo. Sente però la fiducia del tecnico, della società e dei compagni, che da subito lo hanno accolto benissimo. Le accelerazioni, i dribbling e la vena realizzativa torneranno: è solo una questione di tempo, pazienza e perseveranza, proprio quella che ha da sempre accompagnato Talla Souare. A partire dall’adolescenza in Senegal con la nonna, per arrivare all’esordio in Serie C dopo una serie di problemi burocratici per il tesseramento.


A cura di Domenico Cannizzaro

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