David Mounard si racconta: tra passato, presente e futuro

Calciatore prima e agente poi. Un uomo che ha vissuto tante avventure in carriera, giocando in piazze importanti e storiche del nostro calcio. Foggia, Salernitana, Benevento, Siena e Catanzaro tra le altre. Tantissimi ricordi e figure lo legano a questo sport, come quelle di Antonio Conte e Oreste Vigorito. Stiamo parlando di David Mounard, che tra passato, presente e futuro ha deciso di raccontarsi ai microfoni di seried24.com:

La scelta di diventare agente è stata facile. Non avevo la possibilità di fare altro. Infatti, posso dirti con certezza che fare il direttore sportivo non mi piace per niente. L’allenatore? No, in quel ruolo avrei dovuto fare scelte che mi appartengono davvero poco. Tuttavia, ho l’opportunità di fare esperienze incredibili e di parlare tante lingue, che mi hanno sempre affascinato. Parlo spagnolo, inglese, portoghese, italiano e francese“.

“Quarto è una persona vera e seria. I problemi del calcio italiano sono alla base”

Mounard inizia a raccontarsi. Tra l’amicizia e il lavoro con Quarto e la passione per questo lavoro: “Quarto ho avuto il piacere di conoscerlo l’anno scorso in un’operazione che vedeva coinvolto un calciatore che adesso si trova al Bari. Sono stato chiamato in quella occasione per dare una mano, visto che parlo bene il francese. Lui mi ha dato subito l’impressione di essere una persona vera, seria e soprattutto un intenditore di calcio. Abbiamo un bellissimo rapporto e poi è nata l’idea di lavorare insieme. Noi ci mettiamo tutta la passione per questo mondo“.

L’Europa e i giovani francesi: “Lavoriamo tanto, come ti dicevo. In Europa e anche fuori dal continente. Per esempio la Francia è un paese che conosco molto bene. Questo è uno dei paesi che lavora meglio con i giovani. Negli ultimi anni tutti i calciatori che sono usciti dal campionato francese giocano ad altissimi livelli. Parlo della Premier League, in Liga e anche qui in Italia“.

Danilo Quarto, procuratore di Mokulu

Uno sguardo verso il nostro paese: “In Italia c’è un problema alla base. Ovviamente è quello dei settori giovanili. Anche delle scuole calcio, non seguono bene i ragazzi. Qui c’è poca mentalità nel coltivare i talenti“.

“Ci sono tanti calciatori di qualità in Serie D, il Catania è una squadra che mi piace tanto”, le parole di David Mounard

Mounard è chiaro, la Serie D è un ottimo trampolino di lancio per i calciatori talentuosi: In una categoria come la Serie D ci sono tantissimi calciatori di qualità, che possono puntare a raggiungere campionati superiori come quello della Serie C e della Serie B. Ti faccio un nome, Luca Quitadamo, centrocampista della Bagnolese e classe 2005. Un calciatore di prospettiva. Ha mentalità e poi è un ragazzo che ha fatto la gavetta. Adesso si sta ritagliando il suo spazio, non è facile per un 2005 disputare ad alti livelli un campionato del genere“.

Un campionato che vanta anche grandissime squadre come il Catania: “Ci sono gironi competitivi in Serie D. A me piace una squadra in particolare. Guarda il Catania, che per è una squadra di categoria superiore. Ormai i rossazzurri non devono guardare neanche la classifica. Questa è una formazione che può competere già in Serie C”.

Sul ruolo dell’allenatore: “Non ho scelto di fare l’allenatore per non scendere a compromessi con presidenti e società. Io queste dinamiche le ho vissute sulla mia pelle quando ero calciatore. Non dipende mai da te e sei sempre in discussione“.

“I miei ricordi di piazze come Foggia, Salerno e Benevento”

L’amore per il Foggia e non solo: “Ho giocato in grandi squadre. Tante piazze calorose del Sud Italia. Vedi Foggia, Salerno, Benevento e Catanzaro. A Foggia sono stato benissimo, amo quella maglia e non l’ho mai negato. Ancora oggi ho una passione per quei colori, che fanno parte di me e lo saranno sempre. Come lo sono il Benevento e la Salernitana”.

Vigorito e la chiamata di Lotito a Salerno: “Rispetto tantissimo il presidente Vigorito. Nel calcio non ho mai incontrato una persona così, corretta e leale. Mi sono sentito a casa. Successivamente mi è arrivata la chiamata di Lotito per giocare a Salerno. Ti voglio dare un aneddoto, la chiamata mi arrivò dopo il playoff che i granata disputarono contro l’Hellas Verona. La società fallì quel tragico giorno e io guardai tutta la partita. Sarà stato il destino, io mi sono innamorato del calore di quei tifosi. Hanno una passione incredibile. Loro mi rispettano, io rispetto loro e sanno il tipo di persona che sono“.

Ricordi nelle categorie della Serie B e della Serie C, ma con qualche piccolo rimpianto: “Ho fatto tanta Serie B e Serie C. Peccato non aver avuto l’opportunità di arrivare a giocare in massima serie. Tuttavia, la mia carriera è composta di tantissimi ricordi. Non dimenticherò mai la stagione trascorsa con Antonio Conte a Siena“.

“L’obiettivo di David Mounard è migliorare e aiutare i giovani calciatori”

Infine: “Il mio obiettivo è crescere e migliorare. Mi reputo una persona seria e competente. Voglio migliorare nel ruolo del procuratore e voglio aiutare tantissimi giovani. Quando giocavo è sempre stato così. Ho messo tanto cuore e passione quando ero un calciatore, farò lo stesso adesso”.

A cura di Ettore Aulisio

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