Una storia, tante storie. Quelle che sintetizzano passato, presente e futuro di Alfonso De Lucia. Non si è fatto mancare nulla l’attuale tecnico della Società Sportiva Nola. Un trascorso calcistico d’alto profilo: dalle giovanili del Napoli, l’ex portiere ha inanellato una serie di stagioni che lo hanno visto protagonista prima in Serie B alla Salernitana, per poi spiccare il volo e affermarsi – in Serie A – con Parma e Livorno. Una carriera entusiasmante da atleta e un presente da allenatore che vuole emergere, fortemente. Nel mezzo, una breve ma intensa esperienza come Presidente del Nola, la squadra della sua città: “Ma ho sempre voluto fare l’allenatore – racconta De Lucia in esclusiva a Seried24.com –. Sapevo che, una volta appesi i guantoni al chiodo, il futuro mi avrebbe portato ad allenare. Sin da quando giocavo, ho studiato scupolosamente tutti i tecnici che ho hanno contraddistinto la mia carriera. Ed oggi, sono orgoglioso di rappresentare in panchina la squadra della mia terra”.
Nella città dei gigli, popoloso feudo della provincia napoletana, De Lucia intende dar vita ad un progetto in progress, caratterizzato da una crescita costante nel corso del tempo: “Nola è casa mia – prosegue l’allenatore –, una sfida che stimola e affascina ogni giorno. Sono qui per provare a costruire qualcosa di importante. La priorità di quest’anno è quella di mantenere la categoria. Con il procedere del campionato, l’obiettivo sarà quello di migliorare puntando anche a qualcosa di più prestigioso”. Il Nola, quattordicesimo in campionato con dieci punti conquistati in nove partite, è atteso dall’acceso derby con il Sorrento nel prossimo weekend. La vittoria con il Brindisi e il pari di Francavilla hanno dato la scossa ad un ambiente in apparente difficoltà: “Sono soddisfatto della squadra che ho a disposizione. I quattro punti conquistati nelle ultime due giornate testimoniano il fatto che siamo reduci da un periodo positivo. Il girone H è molto competitivo. Stiamo palesando un rendimento altalenante tra casa e trasferta, ma con il lavoro e la dedizione dei ragazzi possiamo raggiungere i risultati prefissati”.
Un passo indietro. Negli anni che lo hanno visto esaltarsi tra i pali di numerose compagini di Serie A e cadetteria, De Lucia indica la stagione e il compagno di squadra che hanno lasciato un segno tangibile nella sua vita professionale: “Negli anni di Livorno, giocare con Cristiano Lucarelli è stato stupendo. Avvertiva la tensione della gara per tutta la settimana, sette giorni su sette: in campo scendeva prima il tifoso e poi l’atleta. È un calciatore che mi ha dato tantissimo. L’annata della promozione in Serie A nel 2008/09 con la squadra toscana è stata, probabilmente, quella che ricordo con maggior trasporto. Fummo promossi tramite i playoff, con l’esonero di Acori a una giornata dal termine della regular season. Ancora oggi, io e miei compagni ci domandiamo perché fu sancita quella scelta”.
Ed oggi, da allenatore emergente, c’è spazio per dedicare un pensiero al tecnico che lo ha maggiormente ispirato nell’intraprendere questa nuova carriera: “Davide Nicola, senza alcun dubbio. Un allenatore di grandissimo livello, bravo a rendere partecipi tutti i membri del gruppo, dal magazziniere al capitano. Mi rivedo in lui e provo a dare la stessa importanza che egli sapeva trasmettere ai calciatori per quel che riguarda il rapporto umano. Un vero punto di riferimento”.
A cura di Giuseppe Vitolo