Gianluca Piccoli, aka Calinuga, gioca a calcio per il Città di Varese ma lascia che una delle sue passioni più forti, la musica, prenda il sopravvento anche nel giorno del più importante “Derby di Milano” degli ultimi anni. Le virgolette non sono lì per caso: «Derby di Milano» è il primo brano che il centrocampista biancorosso abbia mai pubblicato. Non solo Blanco, quindi, si è trasferito dal mondo del calcio a quello della musica, anche se quelli di Gianluca Piccoli si preannunciano come vari “prestiti brevi”.
Noi di SerieD24.com abbiamo parlato con Gianluca per farci raccontare la sua doppia vita, le sensazioni e le emozioni che gli porta a vivere il derby della Madonnina (a poche ore dalla semifinale di ritorno di Champions League tra Inter e Milan) e cosa ha voluto raccontare con il suo primissimo singolo. “Non è mai facile seguire due passioni insieme, soprattutto se una di queste è diventata il tuo lavoro. Non sapevo se una di queste due squadre mi avrebbe portato a un risultato definito. Sono arrivato a giocare a calcio, ma lo stesso dedico molto del mio tempo libero alla musica“.
“A livello musicale ho provato a cercare me stesso – ha continuato il centrocampista del Varese, ex Torino, Livorno e Giana Erminio tra le altre – l’uscita di questa canzone è la fine di un percorso ma vorrei diventasse un nuovo inizio… L’ho realizzata per passione e ho cercato di fare tutto come si deve. «Derby di Milano» è il primo singolo che ho pubblicato, ho deciso di buttarmi e di farlo sentire visto il momento, con Inter e Milan che si giocheranno l’accesso alla finale di Champions”.
Il sogno, adesso, come d’altronde vale nella sfera calcistica, è quello di far arrivare il brano quanto più in alto possibile. “Ho ricevuto dei primi consensi, ma mi piacerebbe che lo ascoltasse qualcuno degli spogliatoi di Inter e Milan, e poi gli stessi tifosi… Mi piacerebbe vedere se le emozioni che ho voluto trasmettere in questo brano, raccontando cos’è il derby, sono condivise”.
La pubblicazione del primissimo brano di Caniluga non poteva che avvenire in questo periodo, che vede Inter e Milan l’una contro l’altra per giocarsi la storia: “Stasera tiferò per la mia Inter, che tifo da sempre essendo cresciuto in una famiglia che mi ha trasmesso la passione per il calcio e l’amore per i colori nerazzurri, ma nella con canzone non c’entra nulla il tifo per l’una o l’altra squadra: protagonista del brano sono in assoluto le emozioni che rivivevo pensando al «Derby di Milano», che è una di quelle partite in grado di riaccendere la piccola fiammella che ognuno di noi ha dentro, la fiammella della passione. Questa canzone vuole essere un viaggio, il viaggio che fa chiunque di noi quando crede in qualcosa“.
In attesa di un eventuale successo della sua primissima canzone, Gianluca Piccoli sa come passare il tempo. “Stasera voglio solo godermi la partita, senza riflettere lucidamente su chi vincerà o su cosa posso rubare dai campioni in campo e da chi. Voglio che le emozioni di questo derby prendano il sopravvento. Poi, se devo proprio badare lucidamente a chi posso guardare con attenzione, ti dico Tonali: rubare qualcosa a lui non sarebbe affatto male, è un ragazzo giovane, ma già fortissimo”.
“Chi va in finale? Entrambe possono andarci, ma l’Inter è sicuramente favorita. Può anche vincere la Champions, ora non voglio gufarla (ride, ndr), ma in coppa abbiamo visto che il gioco forse non-europeo della squadra funziona. Sarà difficilissimo battere l’avversario, che sia il Manchester City o il Real Madrid, ma in gara secca tutto è possibile, può funzionare”.
“Calinuga e Gianluca alla fin fine sono due parti della stessa persona – ha concluso il centrocampista (e da qualche giorno anche cantautore in erba) parlando di sé. Il primo è l’anagramma del secondo ed è un nome che mi ha accompagnato per anni anche senza averlo mostrato da subito (ride, ndr). Molte delle prime persone a cui ho rivelato questo nome, simpaticamente, lo hanno accostato a quello della tartaruga. Questa cosa mi è sempre piaciuta, io penso di essere un po’ come una tartaruga: magari anche a piccoli passi, lentamente, alla fine procedo sempre in avanti. Questo è Caniluga, mentre Gianluca è più un bambino che totalmente di emozioni, passa la vita a ricercarle, è lui che ha deciso di pubblicare la canzone per non tenere queste emozioni solo per se stesso”.
Articolo e intervista a cura di Lorenzo Gentile