Derthona, Filip: “Sogno il professionismo, magari lo conquistiamo sul campo”
Dall’Alessandria al Derthona, la strada fatta da Robert Filip sembra breve ma in mezzo c’è un percorso lungo. Dalle giovanili dei Grigi alla Serie D dove in due anni il centrocampista classe 2002 si è formato e affermato. La scorsa stagione aveva giocato nel Pont Donnaz rivelazione assoluta del girone A che sfiorò addirittura la promozione in Serie C, ora con il Derthona a sorpresa ha conquistato i playoff.
Filip il talismano del Derthona
Insomma, dove va la squadra incanta e ottiene più di quanto si potesse aspettare. Il tutto nel segno della continuità, cinque gol alla stagione d’esordio in Serie D con il PDHAE e cinque anche quest’anno con il Derthona. “Non so se sono un talismano – commenta scherzando in un’intervista esclusiva a SerieD24.com – probabilmente mi è andata solamente bene ad aver scelto le squadre giuste“.
A proposito delle scelte. Tra il club valdostano e quello alessandrino ci sono grosse differenze e forse tutto sommato ha fatto bene: “Tortona è una grande piazza, i tifosi sono davvero molto caldi e si fanno sentire. Forse se fossi partito da qui avrei trovato più difficoltà e avrei sentito di più la pressione. Al Pont Donnaz c’erano meno tifosi anche a causa delle restrizioni, quindi essendo la prima esperienza in prima squadra è stato più facile“.
Il suo percorso di crescita è quindi stato quasi naturale. Dal lavoro con Cretaz in Val d’Aosta a quello con Zichella in Piemonte, due che di giovani nella loro esperienza ne hanno formati. Entrambi sono stati fondamentali per Filip, che spiega: “Sono due allenatori simili, dal punto di vista tattico che umanamente. Cretaz mi ha aiutato perché arrivavo dalle giovanili e mi ha aiutato nella transizione. Quest’anno era diverso, Zichella mi ha aiutato a migliorare quello che già avevo fatto e poi mi ha aiutato a crescere umanamente“.
Poi Filip continua: “Cretaz mi ha insegnato a essere più sicuro di me. L’anno scorso all’inizio facevo fatica. Poi con Zichella ho imparato a puntellare l’extra calcio, come l’alimentazione. Quest’anno poi grazie a lui ho imparato a scendere in campo con la giusta concentrazione“.
Ora Filip potrebbe essere pronto al grande salto e provare ad approdare nei professionisti, magari proprio con il Derthona. I playoff sono conquistati, adesso si può sognare. Filip, però, è un ragazzo pratico. Non pensa troppo al futuro, ma ragiona su quello più prossimo: “Non ho obiettivi a lungo termine, ragiono un passo alla volta. Ora voglio giocare tra i professionisti. Ovviamente il sogno è di giocare un giorno in Serie A, ma niente voli pindarici. Se si guarda troppo in là poi si perde di vista il presente“.
E sul suo futuro prossimo le idee ce le ha abbastanza chiare. Se l’Alessandria dovesse rimanere in B e gli si dovesse presentare la possibilità di giocare da titolare in C spiega: “Più gioco meglio è. Alessandria è la città dove sono cresciuto, spero di giocarci un giorno, ma adesso devo pensare alla mia maturazione come giocatore“. E poi aggiunge: “Spero di conquistare la C con il Derthona ovviamente, sarebbe bellissimo“.
Risposta particolare, si potrà pensare, ma Robert è un ragazzo che di pazienza ne ha tanta. Chissà che non sia una caratteristica nata andando a pescare (una delle sue passioni più grandi) o sia di natura, fatto sta che parlandoci si comprende quanto la testa sia fissa sulla spalle e proiettata a progettare il proprio futuro.
A cura di Roberto Ugliono