Di Costanzo: “Dalla Prima Categoria alla B, ora aspetto una nuova avventura”
Gavetta e sudore. Fatica, passione, sacrificio. Concetti che emergono più volte tra le righe (e le parole) di Nello Di Costanzo. Un allenatore che ha saputo riscrivere il percorso di stagioni che sembravano segnate. La voglia di insegnare calcio resta immutata: “Dalla Prima Categoria sino ad arrivare in Serie B: ho fatto la mia scalata, allenando tante piazze importanti, grazie ai risultati che ho ottenuto nel corso degli anni”.
Un sano portatore di entusiasmo: resteresti per ore a parlare di calcio con lui. L’ex allenatore di Taranto e Brindisi è un cultore del calcio in tutte le sue forme. Il pallone è il suo pane, una nuova avventura è dietro l’angolo. Il futuro potrebbe portarlo nuovamente in Serie C, dopo l’esperienza al Taranto dello scorso anno: “Sto seguendo particolarmente il girone A, c’è stato più di un contatto con un club” ha dichiarato a SerieD24.com.
Dagli esordi con la Viribus Unitis al Taranto: l’intervista a Nello Di Costanzo
Dagli esordi con la Viribus Unitis all’ultima stagione con il Taranto nella scorsa annata: una carriera che lo ha visto partire dai campi in terra battuta delle serie minori campane per poi arrivare al grande calcio. Ora Di Costanzo è in attesa di una nuova sfida: “Prima dell’inizio della stagione ho ricevuto delle offerte che non si sono concretizzate. Sono in attesa di una chiamata dalla C, ma accetterei anche una proposta da vertice per la Serie D. Queste sono le prerogative, ma è chiaro che tutto può cambiare: ho accettato di allenare il Brindisi due stagioni fa, ultimo e distante 19 punti dalla salvezza. Dipende tutto dai programmi e dall’ambizione della società”.
Il passato più recente lo ha visto protagonista a Taranto, in Serie C. Una chiamata arrivata dopo la straordinaria salvezza ottenuta con il Brindisi nella stagione 2021/22. Subentrato in corso d’opera, a 19 punti dalla zona salvezza, Di Costanzo riuscirà a salvare il club dalla retrocessione in Eccellenza. Dal Brindisi al Taranto: analizzata l’evoluzione degli eventi, c’è un po’ di rammarico? “Non ho lasciato il club per andare altrove – chiarisce Di Costanzo -. Quando sono stato chiamato dal Taranto, a Brindisi non erano ancora delineati i programmi. C’era un momento di stallo dopo la miracolosa salvezza che avevamo ottenuto. Ma io sono stato benissimo in una città splendida, che può vantare sul supporto di una società solida. La famiglia Arigliano è passionale, vedo che c’è un entusiasmo travolgente intorno alla squadra”.
Il ricordo più bello e l’omaggio a Gianni Di Marzio
Benevento, Venezia, Ascoli, Messina, Juve Stabia: numerose le piazze prestigiose che hanno caratterizzato la carriera di Nello Di Costanzo. Alla domanda su qual è il ricordo più bello, l’allenatore non ha dubbi: “Oltre allo splendido ricordo che mi lega alla stagione vissuta con il Brindisi, in cui sono stato premiato anche come migliore allenatore della stagione 2021/22, porto nel cuore la stagione con il Venezia. Presi la squadra penultima dopo sette giornate e a fine anno festeggiamo la promozione in Serie C1. E l’anno successivo, con l’obiettivo salvezza, perdemmo la finale playoff con il Pisa. Una stagione molto simile a quella con il Gladiator, in cui subentrai con la squadra nei bassifondi della classifica e con cui conclusi il campionato al primo posto, con la promozione in C: è stata la tappa che mi ha portato ad assaporare il professionismo”.
C’è un mentore nella carriera dell’allenatore napoletano. Una persona speciale, cui poter dedicare i successi in cantiere. Quell’uomo è Gianni Di Marzio, fido custode di discorsi e segreti mitologici su quella tratta aerea Napoli-Venezia: “Ero molto legato a Gianni. Il martedì viaggiavamo in aereo insieme, quante cose mi ha raccontato. Quando un paio di anni fa, Gianluca è venuto a presentare il suo libro a Brindisi, venne al Fanuzzi a trovami e mi ha permesso di salutare Gianni in videochiamata. È stato un momento profondo, eravamo contentissimi di vederci. So con certezza che mi stimava davvero, mi ha invitato non so quante volte a mare da lui in Sardegna. Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare”.
La previsione di Di Costanzo sui gironi G e H
L’occasione è ghiotta per chiedere a Nello Di Costanzo una panoramica sulla primissima parte della nuova stagione in Serie D. Si parte dal girone H: “Nardò e Casarano sono al momento indietro, ma sono convinto che alla lunga emergeranno. Parliamo di squadre che hanno investito tanto, con degli ottimi organici e giocatori davvero importanti per la categoria. Per tirare acqua al mio mulino (ride, ndr), l’Altamura di Giacomarro dimostra come siano importanti quegli allenatori esperti, che conoscono bene la categoria. Anche Andria e Martina saranno protagoniste sino all’ultimo”.
Sul girone G, l’allenatore ha aggiunto: “La Cavese è una società seria, che continua a investire per ritornare in Serie C. Ho giocato sempre contro e so che entusiasmo si crea se si lotta per un campionato da vertice. Sarebbe una di quelle società che non si possono rifiutare. Ma nel girone G, c’è anche la Nocerina ha una rosa più ampia, molto forte. Domenica ho visto San Marzano-Romana: i campani hanno una squadra veramente completa. È un campionato tutto da vivere”.