Altamura, Direnzo: “Vincere il girone? Il piano resta lo stesso. Si respira aria diversa. Sul mercato…”

Nata solamente la scorsa estate, l’Altamura del nuovo presidente onorario Filippo Direnzo e di altri diciassette imprenditori locali si è imposta come una delle sorprese di questo campionato. Attualmente al terzo posto in classifica nel girone H, in uno dei gironi più complicati e difficili degli ultimi anni.

I segreti di questa incredibile rivoluzione? Se chiedete al presidente sono semplici: una società che paga gli stipendi regolarmente, una rosa forte ma che sappia divertirsi in campo e, perché no, anche la possibilità di investire in un campo nuovo e sulle rose Juniores. Intervenuto ai microfoni di SerieD24.com, il presidente onorario dei pugliesi Direnzo ha raccontato la ricetta del suo sorprendente Team Altamura.

Altamura, Direnzo: “Oggi tutti vogliono venire qui a giocare…”

Ad Altamura l’estate era cominciata nel peggiore dei modi. Il rischio di non riuscire a trovare i nuovi imprenditori in grado di sostenere il club era concreto. Una piazza storica con tanti tifosi vedeva sempre più incerta la propria permanenza in Serie D.

Ma per fortuna, come ammette lo stesso presidente, gli altamurani sono testardi per natura e alla fine un accordo per proseguire l’avventura dei biancorossi è stato trovato: “I vecchi soci dopo sette anni di Serie D erano un po’ stanchi, avevano deciso di vendere la squadra ad altre persone. Poi noi altamurani, testardi per natura, abbiamo deciso di inserirci e tenere noi la società. Sono stati fantastici nel nostro inserimento. Io sono stato tra i promotori dell’iniziativa in questo gruppo di soci, così hanno voluto eleggermi come presidente onorario di questa società. Diciotto imprenditori, ognuno coi suoi sponsor, le proprie forze… Oggi vogliono venire tutti ad Altamura a giocare. Questa è l’aria che si respira oggi qui in città, un’aria diversa, l’unione tra di noi. Si sente l’armonia di intenti ad Altamura.

“Ambizioni di vittoria del campionato? Il piano resta lo stesso”

Costituita la società è venuto il momento di assemblare la rosa che avrebbe affrontato la stagione 2022/2023. Il gruppo costruito grazie al lavoro del direttore sportivo Martelli, sta però andando ben oltre le aspettative estive, sorprendendo tutti. Terzo posto in campionato a soli tre punti dalla Cavese. Le ragioni di questa prima, ottima parte di stagione ce le ha raccontate Direnzo: “Il primo che abbiamo contattato è stato l’allenatore Ciro Ginestra, con lui abbiamo subito tenuto alta l’asticella. Abbiamo fatto una bella squadra per fare un buon campionato. Oggi siamo a tre punti dalla vetta, ma noi giochiamo il campionato su noi stessi, senza badare a Cavese, Barletta o altre squadre”.

“Abbiamo una rosa di giocatori importanti, in tutti i reparti – prosegue. È importante chi gioca e chi non gioca e i nostri calciatori lo sanno. Abbiamo un attacco composto da giocatori come Croce, Caputo, Sosa, Molinaro…”. Obiettivo vincere il campionato subito? E non nei tre anni dichiarati dalla società a inizio stagione?Noi per ora pensiamo a divertirci, a fare la rincorsa su noi stessi, come ho detto. Badando sempre ai risultati e alla nostra programmazione. Per ora vogliamo divertirci”.

Altamura fuori dal mercato: “Non ci muoveremo ulteriormente”

Nelle ultime settimane, si è vociferato sempre di più sulla possibilità di vedere il Team Altamura operare ancora sul mercato: si è parlato anche di obiettivi importanti in attacco, direttamente dalla Serie C. “Niente di concreto – ha detto il presidente onorario Direnzo. Siamo soddisfatti della rosa che abbiamo, dal mercato abbiamo preso un giocatore come Antonio Sepe (arrivato dal Casarano) consci di aver preso un giocatore di un’altra categoria. Come Serra, così come l’under Renato Cascella (dal Monopoli). Eravamo su Andrea Basanisi che, però, la società (Nocerina, ndr) non ha lasciato andare. Tutto sommato, però, ci sentiamo a posto così. Non ci muoveremo ulteriormente”.

Un pregio e un difetto di questa squadra

L’Altamura ha attirato l’attenzione di tutti anche perché gioca nel granitico girone H, gruppo storicamente composto da alcune delle migliori formazioni di Serie D. In questo caso: “Il Nardò è una bella squadra, se ne sta lì in alto in silenzio: è una mina vagante che darà filo da torcere a tutti in questo campionato. Il Casarano è venuto qui ad Altamura e ha vinto 3-0, sono forti davvero, poi anche loro hanno perso qualche punto per strada. Il Barletta, lo sapevamo, è spinto da una tifoseria presente, dall’entusiasmo della città. La Cavese è una squadra quadrata, con grandi individualità ma che sembra aver perso qualcosa nella coesione del gruppo. Il girone H è sempre stato il girone di livello, ci sono anche Matera, Bitonto, Gravina, ogni partita sarà difficile”, ha detto il presidente onorario.

Direnzo ha le idee chiare su cosa confermare e su cosa migliorare per ottenere il massimo nella seconda metà di stagione: Il pregio nostro è la difesa. Mattera a 40 anni è rinato (ride, ndr), poi con lui abbiamo Schiavino, Bertolo, ma non solo. Sono tutti forti, basta guardare una loro partita per innamorarsi: mettono in fila 15-18 palloni per ogni azione, giocano fluidi. È normale, così, fare partite di livello e arrivare stanchi verso la fine”. Se, infatti, dovessimo parlare di un difetto:Chiudere prima le partite. Spesso ci troviamo sull’1-0 e sprechiamo 5-6-7 palle gol clamorose. con l’1-0 tu rischi che un buon pallone per l’avversario diventi il pallone del pareggio, dopo aver giocato una gara dove potevi fare o due, o tre, o quattro gol”.

Tra presente e futuro: le ambizioni del presidente

Il segreto del buon operato di questo Altamura finora? “In una società di Serie D uno dei segreti può essere anche essere puntuale con i pagamenti e noi lo siamo con i nostri ragazzi. Credo sia fondamentale perché ci sono tante persone che magari, qui o là per la categoria, di batoste ne hanno prese. Ritrovarti in una bella realtà, con una società nuova che mette la faccia in tutto quel che si fa e che ti paga regolarmente lo stipendio, fa inevitabilmente crescere la fiducia e la voglia di lavorare bene”.

E alla città cosa si può chiedere? “Ad Altamura, per il presente, chiedo che lo stadio sia sempre pieno per i nostri ragazzi: a oggi abbiamo fatto già un bel lavoro: da che ne avevamo 300, ora ne abbiamo 3000 di persone a tifare per noi. Per il futuro chiedo che possiamo lavorare anche sullo stadio: il Tonino D’Angelo avrebbe bisogno di un buon prato sintetico, che ci permetterebbe anche di lavorare al meglio con le Juniores, di cui vogliamo costruire tutta la trafila. A oggi non si può fare ed è tutto in stand-by, attualmente c’è un commissario e si attendono le nuove elezioni di quest’anno prima di poter fare qualcosa”, ha concluso Filippo Direnzo.

Intervista a cura di Lorenzo Gentile

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