Dolomiti Bellunesi, parla Raimondi: “Qui mi sento a mio agio”

L’uomo che parla attraverso i gol. Saper parlare sul campo senza spendere troppe parole, contano i fatti. Andrea Raimondi, attaccante della Dolomiti Bellunesi, si è presentato nel migliore dei modi. In 5 partite ha realizzato 3 gol decisivi contro Delta Porto Tolle, Caldiero Terme e Spinea. Renato Lauria può contare su una coppia d’attacco di tutto rispetto, composta appunto dallo stesso Raimondi e da Corbanese.

Raimondi in azione con la maglia della Dolomiti Bellunesi (Foto: Giuseppe De Zanet)

L’ambientamento e l’infortunio: “Non manca molto al rientro”

Il destino, però, a volte ostacola i bei momenti e per Raimondi è arrivato prima un infortunio muscolare e poi lo stop dovuto ai contagi di Covid, proprio a ridosso di Natale. Dopo un mese ad attendere la ripresa e a sognare in grande Andrea Raimondi rassicura i tifosi attraverso i canali ufficiali del club dolomitico, è pronto a rientrare: “Sto abbastanza bene, non manca molto al rientro“.

Il cammino della Dolomiti Bellunesi ripartirà a inizio febbraio proprio contro la Luparense, l’ex squadra di Raimondi, che si mostra focalizzato sul presente: “È un periodo difficile, visto che non siamo mai al completo. Però stiamo facendo il possibile per arrivare pronti alla prima partita del 2022. L’obiettivo? Pensiamo a una gara per volta, soprattutto in questo momento, in cui ci saranno diversi recuperi. L’impatto col nuovo ambiente si è rivelato positivo, qui mi sono sentito subito a mio agio“.

Il rapporto Corbanese: “Più passa il tempo più ci si conosce”

Simone Corbanese di gol ne ha realizzati 9, Andrea Raimondi 3 in poche partite: la coppia d’attacco si candida all’oscar del tandem più forte del Girone C: “Il feeling con Corbanese? Più passa il tempo e più ci si conosce. La rete più importante è quella segnata al Delta Porto Tolle perché è valsa i tre punti su un campo difficile, con un clima non ideale e un campo pesante. La più bella, invece, è l’ultima che ho realizzato contro lo Spinea“. Raimondi è madrelingua italiano? Sì, ma preferisce esprimersi con la lingua del gol, sul campo. Questo viene prima di ogni cosa.

A cura di Simone Schillaci

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