Personaggi ma soprattutto uomini di un calcio che forse oggi non esiste più. La Serie A, negli anni 90′ rappresenta il fiore all’occhiello del movimento sportivo italiano. Tra le tante figure di questo mondo, non si può dimenticare il capolavoro Cremonese targato Domenico Luzzara.
Presidente nativo di Cremona, è riuscito a riportare il club nel professionismo, fino alla massima serie.
L’incredibile cavalcata del club: dal dilettantismo a Wembley, sotto la guida di Domenico Luzzara entrato di diritto nella storia dei grigiorossi.
Prima Commissario straordinario, poi Presidente: Domenico Luzzara sale al timone della Cremonese nel 1967. Titto Rota in panchina, Helenio Herrera in difesa: i grigiorossi di “Menico”, dopo il successo in Serie D, approdano nel professionismo. In soli quattro anni il club torna in Serie B, dopo quasi trent’anni dall’ultima volta.
Il momento più alto della sua presidenza coincide sicuramente con la promozione in Serie A nella stagione 1983/1984 sotto la direzione di Emiliano Mondonico.
Luzzara terminerà il suo incarico nel 2002, lasciando il club in C2. Ancora oggi, il ricordo rimane ancora vivo: riconoscenza e gratitudine per un uomo che ha riscritto la storia di una squadra provinciale.
Nel corso degli anni ’90 la Cremonese fa parte di quella Serie A che, all’epoca, era considerata la competizione migliore d’Europa e del mondo intero. Nel 1993 i grigiorossi partecipano alla sedicesima edizione della Coppa anglo-italiana.
l ragazzi di Luigi Simoni si imposero per 3-1 contro il Derby County: partita disputata nella cornice del Wembley Stadium di Londra. Quella partita rappresentò un grande momento di rinascita per il movimento calcistico italiano in campo europeo.