Il Nardò è tornato a giocare una gara ufficiale di campionato, dopo un lungo stop forzato per problemi legati al Covid-19. I granata sono stati battuti dal Gravina, in casa, al termine di una partita carica di emozioni ed episodi.
Gli ospiti hanno, nei minuti di recupero, ribaltato uno svantaggio da 2-1 a 2-3 con la rete di Diop, che regala ai gialloblù la terza vittoria consecutiva e il quarto posto in classifica.
I granata restano ancorati al 16^ posto con 22 punti raccolti nelle 20 gare disputate. L’obiettivo salvezza non è impossibile, dato che i pugliesi hanno ancora tre partite da recuperare.
Al termine del match, la società del Nardò ha rilasciato delle dure dichiarazioni sulla partita disputata al “Giovanni Paolo II”. Bersaglio della società è l’arbitraggio, reo dell’espulsione di due calciatori granata nel corso del secondo tempo.
Non ha filtri il presidente Salvatore Donadei: “La società del Nardò è al completo, nel post gara contro il Gravina, perché abbiamo delle cose da chiarire, assumendoci tutte le responsabilità del caso. Sul piano tecnico fin quando abbiamo disputato la gara in 11 contro 11, in particolare nel primo tempo, non ci sono state differenze. Nel secondo tempo, invece, lo scopo è stato di far perdere il match al Nardò. Siamo una società che in tre anni non ha mai parlato di arbitri, siamo l’unica squadra, in venti partite, a non aver mai avuto un rigore a favore. Non abbiamo mai detto una parola fuori posto, accettando le scelte degli arbitri con sportività. Adesso è stato oltrepassato il limite, nel secondo tempo abbiamo subito una rapina a mano armata. Questi arbitri fanno venire la nausea per questo sport e fanno allontanare persone, come noi, che sputano l’anima per questi colori“.
Conclude con i complimenti rivolti alla squadra: “Voglio terminare e fare i complimenti ai miei ragazzi, che hanno disputato una grande partita nel primo tempo. Dopo il primo tempo è finito il match, abbiamo subito una rapina a mano armata“.
Parla in modo diretto Alessio Antico, Amministratore Unico del club pugliese: “Ci hanno presi in giro, un arbitraggio da ufficio inchiesta. La cosa più brutta è vedere alcuni membri della squadra avversaria istigare il nostro pubblico, mi sono sentito umiliato. Tanto rispetto per la società del Gravina, con la quale abbiamo ottimi rapporti, ma persone così, come gli arbitri, non dovrebbero essere presenti nel mondo del calcio. Questo non è sport, ci faremo sentire“.
Resta focalizzato sugli obiettivi, invece, Salvatore Dell’Anna, dirigente del club: “Abbiamo ancora le forze di andare avanti, mancano tante gare. Gli errori arbitrali li abbiamo trovati oggi e ne troveremo altri. L’arbitro poteva essere più equilibrato. Si riparte, proviamo ad andare a vincere la prossima partita. Ripartiamo dall’ottimo primo tempo e guardiamo avanti“.
La società non rilascerà altre dichiarazioni, almeno fino a domenica prossima: “L’A.C. Nardò comunica che fino a domenica prossima, visto il momento delicato e ai fini di una necessaria serenità e concentrazione sui prossimi impegni, ha imposto ai propri tesserati di non rilasciare dichiarazioni. Si chiarisce che non si tratta di silenzio stampa, ma di un doveroso passaggio di attenzione e raccoglimento del gruppo“.