Uno dei più grandi colpi di mercato della sessione di marzo l’ha messo a segno la Torres, seconda forza del Girone G di Serie D, con l’ingaggio di Edgar Cani. I sassaresi, sono ancora in lotta per il primo posto con il Giugliano e a maggio giocheranno anche la semifinale di Coppa Italia contro la vincente di Cerignola-Cittanova.
La Torres ha ufficializzato l’ingaggio dell’attaccante albanese lo scorso 25 marzo, ma Cani prima della firma ha fatto diversi allenamenti con la compagine sassarese. La firma e il ritorno in campo sono stati certamente emozionanti:
“La scelta di venire a Sassari è stata dettata dalla voglia che avevo di dimostrare che non sono finito. Ho impiegato diverso tempo a tornare, perché sono stati fatti tanti sbagli dopo l’operazione e nella gestione in generale. Non ho mollato, ci ho creduto fino alla fine. Il semplice interessamento della Torres mi ha fatto molto piacere e dopo la firma ero veramente emozionato“.
Sassari è una delle piazze più importanti della Serie D, con diversi campionati di Serie C alle spalle. Edgar Cani è però abituato alle sfide e non è stato difficile legare con i compagni:
“Il mio approccio lo ritengo veramente positivo. Con la squadra mi sono trovato bene fin da subito e da parte mia c’è la voglia di giocare. I tifosi vogliono vedere ciò che so fare e voglio dimostrare loro le mie capacità“.
Dopo due anni di stop non è mai facile tornare, ma Çani vuole dimostrare tutto il suo potenziale:
Voglio tornare ad avere la forma giusta. Mi sono sempre allenato, ma farlo da soli è diverso. Sto lavorando bene, ho trovato professionisti validissimi e sono contento di come sto lavorando. Mi piacerebbe avere la possibilità di dimostrare in campo il mio valore”.
La Torres, seconda nel Girone G è ancora in corsa per la vittoria del campionato e della Coppa. I rossoblù non si pongono i limiti:
“Vogliamo vincere tutte l partite. La matematica non ci condanna e quando questa ci condannerà, proveremo a raggiungere l’obiettivo migliore. In Coppa Italia a questo punto vogliamo arrivare fino in fondo. La vittoria contro lo Scandicci e la qualificazione per la semifinale, dimostra quanto sia completa la rosa e che i giocatori vogliono vincere“.
Edgar Çani annovera, tra le tante, 14 presenze nella nazionale albanese, oltre che 5 in Serie A e 166 in Serie B (con 24 reti e 13 assist). Una delle esperienza più importanti della carriera del centravanti ex Pisa, è quella fatta a Bari nella stagione 2013-2014.
È una stagione difficile per i biancorossi, la società è ormai prossima al fallimento, ma la squadra riesce a compiere un autentico miracolo e “la Bari” sfiora la Serie A. Il (quasi) miracolo dei pugliesi è raccontato nel film “Una meravigliosa stagione fallimentare“
“I tifosi del Bari che sono attaccati alla squadra la chiamano “la Bari”, quando invece c’è una situazione di distacco senza quel particolare affetto, la chiamano “il Bari”.
Io sono arrivato l’ultimo giorno del mercato di gennaio e in quel momento eravamo terzultimi.
Da lì in poi abbiamo fatto tantissimi risultati positivi arrivando così all’ultima giornata con la possibilità di ottenere il pass per i playoff. Con il successo per 1-4 contro il Novara siamo riusciti a centrare quell’obiettivo insperato.
La società era fallita e c’erano state delle aste per comprarla. Noi abbiamo dato il massimo e forse anche qualcosina in più; i tifosi, dal canto loro si sono affezionati ad una squadra che anche se non percepiva stipendi, ci teneva ad andare bene.“.
Nonostante le varie difficoltà fuori dal campo, quella squadra è riuscita a riportare i tifosi allo stadio. E non solo i tifosi…
“La ciliegina sulla torta di quella fantastica stagione è la troupe cinematografica che è stata brava a crederci riprendendo e documentando le nostre giornate. É un film molto bello.
Siamo diventati eroi senza vincere niente. Io sono molto affezionato a Bari e l’affetto è reciproco: spesso ricevo messaggi sui social dai tifosi biancorossi. Nonostante la situazione societaria, siamo riusciti a creare qualcosa di fantastico. Quando sono arrivato io la tifoseria era in contestazione con Matarrese e siamo passati dai 1000 ai 65000 tifosi in pochi mesi. Uno stadio così bello vuoto era davvero triste. Sono orgoglioso di quella stagione perché abbiamo lasciato qualcosa di grande.
Çani si è poi reso protagonista di gol decisivi:
“Ho fatto i due gol che ci hanno sbloccato la sfida decisiva contro il Novara e in semifinale contro il Latina. Nell’ultima parte sono stato decisivo, sia con un po’ di bravura, che fortuna, perché, nella vita, ci vogliono entrambi“.