Evasione fiscale, sequestro da 910mila euro per Danilo Quarto

Dopo una storica promozione sul campo una brutta vicenda giudiziaria coinvolge l’ex patron dell’Audace Cerignola, Danilo Quarto. Beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 910mila euro. Questa la somma sequestrata all’imprenditore 38enne che è ora accusato di reati tributari.

Titolare di un’impresa e la passione per il calcio: il perché del sequestro a Danilo Quarto

Il 38enne, nato a Bari, è da anni un imprenditore nel campo della sicurezza privata ed è titolare di una società di sicurezza chiamata Sly Service Security. L’agenzia ha la sede principale a Milano e altre filiali sparse in tutta Italia.

La società è stata fondata nel 2012 ed è una delle più importanti del settore nel panorama nazionale. Specializzata nel settore della moda e accompagnamento di VIP, la società opera anche nel mondo della notte. Discoteche, locali e guardia notturna gli altrettanti importanti servizi che offre l’agenzia dell’imprenditore barese.

Danilo Quarto è oggi accusato di reati tributari e secondo quanto emerso dalle indagini avrebbe evaso le imposte sui redditi senza presentare le dichiarazioni degli anni che vanno dal 2015 al 2018. L’imprenditore avrebbe, infine, “occultato scritture contabili e documentazione relativa all’esercizio dell’attività”.

Prima Bari e Trani, poi Cerignola: le esperienze vincenti nel calcio

Imprenditoria ma anche calcio: Quarto con la sua azienda è stato main sponsor del Bari ed oltre all’esperienza vincente con il Cerignola ha alle spalle diverse storie nel calcio che lo hanno visto presidente della Sly United e della Sly Trani.

L’investimento in Serie D arriva nel 2021 con l’Audace Cerignola. Presentatosi alla città e ai tifosi il 12 luglio, il presidente non si nasconde e dichiara apertamente di voler salire di categoria. Grande entusiasmo nella tifoseria gialloblù che crede nel nuovo presidente e nella storica Serie C che arriva ufficialmente il 25 aprile.

Una cavalcata vincente che porta i gialloblu nel professionismo ma che il 23 maggio porta ad una triste separazione con una toccante lettera.Il gialloblù mi è entrato nelle vene e non ho fatto altro che lavorare, giorno e notte, per realizzare il vostro sogno, il nostro sogno” scrive l’ormai ex patron gialloblu. Un connubio che resterà per sempre negli annali del calcio dilettantistico.

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Redazione