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Pavone in esclusiva: “Vi racconto la mia doppietta a Vlahovic! Spero in un futuro al Teramo”

Pavone Teramo

La nostra intervista esclusiva a Fabian Pavone, attaccante del Città di Teramo.

Tra le note più liete dell’avvio di stagione del Città di Teramo, l’attaccante classe 2000 Fabian Pavone. Arrivato dal Turris a titolo definitivo, il prodotto del settore giovanile del Pescara ha avuto un impatto positivo con l’ambiente biancorosso, strappando consensi a suon di ottime prestazioni.

Già quattro le reti realizzate, perfettamente distribuite tra campionato e Coppa Italia, la maggior parte delle quali decisive. Pensiamo alla doppietta che ha consentito al Teramo di superare l’Isernia nel primo match ufficiale della stagione, senza dimenticare, naturalmente, il gol del pareggio nell’ accesissimo derby contro il Chieti.

Insomma, Pavone a Teramo sembra aver trovato la sua dimensione e la speranza è quella di continuare così. Abbiamo avuto modo di parlarne in una chiacchierata di alcuni minuti con il calciatore, che ci ha concesso un’intervista in esclusiva. Oltre ai temi riguardanti il presente, abbiamo avuto modo di approfondire anche quelli riguardanti il passato e il futuro.

Pavone e quella doppietta a Vlahovic: “Me la ricordo bene, già in Primavera Dusan era diverso dagli altri”

“È sicuramente un giocatore già pronto al grande salto”. Con queste parole il telecronista di Sportitalia, Gabriele Schiavi, incoronava nel 2019 una prestazione d’autore di Fabian Pavone, nel campionato di Primavera 1, contro la Fiorentina. Ai tempi il classe 2000 veniva considerato l’astro nascente del settore giovanile del Pescara e il suo talento esplodeva contro la viola, che allora schierava in campo un certo Dusan Vlahovic: “Mi ricordo bene quella partita. Finì 3-3 e io realizzai due gol, il primo dei quali dopo 50 secondi. Lo reputo uno dei gol più belli della mia carriera, un sinistro al volo dai 20 metri sotto l’incrocio. All’epoca Vlahovic si allenava già con la prima squadra e ogni tanto giocava in Primavera, noi lo vedevamo come un colosso. Fisicamente non era l’armadio che è adesso, ma tecnicamente aveva qualcosa in più rispetto agli altri. Segnò anche lui in quella partita e il gol che fece non fu banale”.

Alla fine di quella stagione (interrotta per Covid) Pavone potrà fregiarsi di ben 10 gol e 4 assist in 18 presenze in Primavera, e soprattutto di 7 presenze in Serie B. L’incoronazione, simbolica ma neanche tanto, di dieci grandi anni nel settore giovanile del Pescara: “Esordisco contro la Juve Stabia proprio una settimana dopo quella partita contro la Fiorentina. All’epoca il mister della prima squadra era Zauli, che mi aveva allenato in Primavera 2 vincendo il campionato. Mi chiamò e mi disse che dovevo allenarmi con i grandi e poi mi convocò per la gara. Giocai un quarto d’ora sia in quella partita che in quella successiva contro il Pisa e dopo lo stop della Serie B per il Covid mi aggregarono definitivamente. Esordire con il Pescara è stata l’emozione più grande che io abbia mai provato, la domenica andavo sempre allo stadio e mi piaceva fare il raccattapalle. Mi mettevo spesso sotto la Curva Nord per stare vicino ai tifosi, giocare in quel campo è stata un’emozione indescrivibile”.

Pavone sul Teramo: “Qui mi trovo benissimo, scendere in Serie D non è una bocciatura”

A quasi 5 anni dall’esordio in Serie B, Fabian Pavone è ora un tesserato del Città di Teramo. Dopo ben 94 presenze in Serie C, l’ala destra è al primo anno in Serie D. Tecnicamente, a livello di categoria, sarebbe un passo indietro, ma il giocatore ha approcciato il nuovo campionato con entusiasmo e propositività: “Non ho preso la Serie D come una bocciatura. Avevo alcune proposte anche tra i professionisti, ma non volevo essere una comparsa. Perché Teramo? Conoscevo bene sia il DS D’Ercole che il mister Pomante e dopo varie chiacchierate ho deciso di trasferirmi. Forse può essere considerato un passo indietro, ma la speranza è di farne presto due in avanti”.

Come testimoniato anche dai numeri, l’ambientamento in biancorosso procede alla grande: “A Teramo mi trovo benissimo e mi sono integrato sin dal primo giorno. Conoscevo già gran parte dello staff, da Petrarca, preparatore atletico che ho avuto anche in Serie B, al preparatore dei portieri Di Giacomo. Tra i compagni avevo già giocato, sempre al Pescara, con Cipolletti e per questo mi sono trovato bene sin da subito. Sono uno a cui piace tanto scherzare, non ci sono mai stati problemi sotto questo punto di vista”.

Il futuro di Pavone: “Voglio tornare in doppia cifra! L’anno prossimo spero di rimanere al Teramo”

Anche in virtù dei risultati estremamente positivi, a Teramo si respira un entusiasmo sconosciuto da diverso tempo. Ogni weekend sono tantissimi i tifosi al seguito del Diavolo in casa e in trasferta, un supporto che non può non agevolare i ragazzi di Pomante: “Il supporto dei nostri tifosi si sente sempre, sia durante le partite che negli allenamenti. Secondo me la nostra arma in più è la spensieratezza, favorita anche dal non aver dichiarato un obiettivo preciso a inizio anno. Viviamo di partita in partita, poi a fine stagione tireremo le somme e vedremo dove saremo”. Attualmente al primo posto in classifica, il Teramo viene considerato la sorpresa del Girone F di Serie D, Pavone ha commentato così: “Ci piace far pensare agli altri di essere una sorpresa, ma conosciamo il nostro valore. Fin dal primo giorno il mister ci ha detto di voler lottare per i primi posti, proveremo a pungere tutti da dietro”.

Immancabile, a conclusione dell’intervista, una domanda sugli obiettivi e le speranze per il futuro: “Ho già detto più volte di voler tornare in doppia cifra. I gol mi sono mancati in questi anni e spero di trovarli con il Teramo. Comunque alla fine gli obiettivi principali sono sempre di squadra, quindi anche se dovessimo vincere tutte le partite 1-0 sarò felice lo stesso. Dove spero di essere l’anno prossimo? Al Teramo, magari in una categoria superiore”.

Si ringrazia Fabian Pavone e l’ufficio stampa del Città di Teramo 1913 per la cordialità e la disponibilità.