Esempio di fair play: a tu per tu con il portiere, tira fuori perché c’è un avversario a terra

E’ solo davanti al portiere, l’occasione che potrebbe cambiare la sua partita. Ma vede un avversario a terra e mette fuori: “Non mi sarebbe piaciuto segnare così”. Un gesto di fair play che non si vede tutti i giorni sui campi di calcio. Il protagonista è Dario Di Tora, baby calciatore della Juniores dell’Alcione Milano, club che milita nel girone D di serie D. E’ stato lui il vero vincitore della partita col Borgosesia, finita comunque con una convincente affermazione dell’Alcione. Ma è il gesto del protagonista di giornata a meritare titoli da prima pagina, con tanto di menzione speciale dalla Lega Nazionale Dilettanti che gli ha dedicato un post sul proprio facebook istituzionale: “A tu per tu col portiere, butta la palla fuori perché c’è un avversario a terra. Bravo Dario Di Tora, siamo orgogliosi di te”. Un esempio per molti suoi ‘colleghi’ più esperti. Non è la prima volta che nei campionati dilettantistici avvengono episodi del genere, ma il fatto che – in questa occasione – il protagonista sia stato un ragazzo di appena quindici anni, amplifica il messaggio di sportività, quella vera, da impartire e tramandare su tutti i campi da gioco.

Parla Di Lillo, l’allenatore di Dario

In esclusiva per SerieD24, Leo De Lillo, allenatore della Juniores dell’Alcione Milano, racconta quelle che sono state le sue sensazioni dopo un gesto tanto gratificante quanto sorprendente: “Sono stupito, certo – afferma il tecnico della compagine Juniores -, anche perché il ragazzo era all’esordio stagionale con noi e dopo una breve esperienza alla Reggina, quindi ci teneva particolarmente, come tutti quanti. La situazione si è sviluppata in modo naturale. Di Tora è il protagonista, ma devo ammettere che tutti quanti hanno inviatto il proprio compagno a buttarla fuori. Era palese che il gioco andava fermato, in quanto c’era un avversario infortunato a terra”.

Il fair play prima di tutto

Dario Di Tora ha ancora quindici anni, ma ha palesato una lucidità per certi versi inaspettata. Una maturità che lo contraddistingue e che arrichisce il bagaglio emotivo di società e compagni: “Il ragazzo si è trasferito a Milano per giocare – prosegue De Lillo -, vive da solo e ha fatto una scelta di vita importante. Aver dato priorità al fair play è un esempio che la nostra società cerca sempre di infondere ai propri tesserati. Ci sta che io non faccia gol perché un avversario è a terra: questa è un’impronta che la società ha sempre dato e che continuerà a fornire nel corso del tempo”.

“Spero di vederlo in prima squadra”

Dopo i complimenti ricevuti da tutto il mondo dilettantistico, ora è tempo delle gratificazioni che rendano merito al ragazzo. I riflettori, però, non devono montare la testa. Questo è il messaggio che De Lillo inoltra a Di Tora e a tutti i suoi ragazzi: “Spero che Dario resti il ragazzo umile che conosco. Se dovesse arrivare un premio, sarei contento per lui. Perché se lo merita, avere dei riconiscimenti su questi aspetti è sempre gratificante. Esordio in prima squadra? Glielo auguro con tutto il cuore”.

Barbiero: “Un gesto bellissimo, orgogliosi di Dario”

“Il gesto di Dario deve essere un esempio per tutti i giovani che praticano lo sport, non solo il calcio dilettantistico – queste le parole del coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero – Un momento di grande Fair Play che contraddistingue i valori della Lega Nazionale Dilettanti”.

a cura di Francesco Coccioli

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